Valle d'Aosta

Caos Crer in 2/a commissione

La Torre, allegra gestione. Cognetta, assessore sapeva

Redazione Ansa

Saranno presto trasmessi alla Procura della repubblica e alla Corte dei conti di Aosta i bilanci e relazioni dei revisori dei conti del circolo ricreativo aziendale regionale (Crer). I documenti sono stati illustrati oggi in seconda commissione dal presidente Vincenzo Caminiti, che, lo scorso ottobre, aveva segnalato alla Regione alcune incongruità emerse nella contabilità degli ultimi anni.
    "Un'allegra gestione dei fondi pubblici, un disastro all'interno del Crer, una gestione superficiale", ha commentato Leonardo La Torre, presidente dimissionario della seconda commissione.
    "Bilanci non approvati o approvati dopo a consuntivo, - aggiunge La Torre - contributi pubblici che dovevano essere giustificati in maniera preventiva che continuavano a essere erogati, attrezzature comprate senza autorizzazioni". "Non è più di competenza mia - spiega La Torre - ma credo che sia un atto dovuto la trasmissione degli atti alla procura della Repubblica e alla corte dei conti". I contributi regionali al Crer, regolati da una legge del 1991, si sono ridotti negli ultimi anni, passando dai 57 mila euro del 2005 ai 18 mila euro del 2016. A questi si aggiungono le erogazioni dell'Azienda Usl e del Celva.

"Ho portato in seconda commissione la documentazione che avevo già mandato in Regione sperando di ricevere alcune indicazioni", ha spiegato Vincenzo Caminiti, che da presidente del Crer ha dato le dimissioni a gennaio e svolge le funzioni fino alle prossime elezioni di aprile. "Io non sono esperto contabile, ma se i revisori dicono che ci sono dei problemi credo che abbiano ragione", ha ancora detto Caminiti. Duro il giudizio del consigliere del M5s Roberto Cognetta: "l'assessore regionale al bilancio sapeva tutto e, come ha detto Caminiti in commissione, le sue parole non hanno suscitato tanto interesse". Secondo Cognetta "il sistema Valle d'Aosta, così tanto collaudato e oliato, mostra ancora una volta che dovunque metti le mani esce il peggior letame politico". 
   

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