Valle d'Aosta

Minoranza, no macelleria sociale casinò

"D'accordo sulla ricerca di soluzioni alternative per gestion"

Redazione Ansa

"Siamo d'accordo su cercare soluzioni alternative per la gestione della casa da gioco di saint Vincent ma siamo contrari ad ogni forma di macelleria sociale". Lo hanno ribadito i consiglieri di Alpe, M5S e gruppo misto durante una conferenza stampa per fare il punto alla vigilia della ripresa dei lavori del Consiglio regionale.
    "Ad agosto la Valle d'Aosta era piena di turisti - ha detto Albert Chatrian (Alpe) - ma le sale del casinò sono rimaste vuote. Al 31 agosto gli introiti sono in calo del 5%, circa due milioni di euro, rispetto al 2015 che era già stato un anno disastroso. C'è caos totale e conti in rosso". Roberto Cognetta (M5S) si è detto "favorevole a cercare delle soluzioni ma i debiti non devono essere accollati al pubblico e non bisogna massacrare i lavoratori". Infine Elso Gerandin (gruppo misto) ha sottolineato che "senza le imposte anticipate la perdita di gestione nel quinquennio sarebbe di 120 milioni di euro, è stato un meccanismo contabile per ridurre la flessione, ora però abbiamo bisogno di risposte, a partire da Finaosta sui motivi per i quali ha classificato la casa da gioco come soggetto 'probabilmente inadempiente' in merito al mutuo da 20 milioni di euro dello scorso dicembre".
   

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