Valle d'Aosta

Opposizione, non c'è cambio rotta Casinò

Alpe, Pd e Uvp si astengono su ricapitalizzazione azienda

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 17 OTT - I gruppi consiliari Union Valdôtaine Progressiste, Alpe e PD-SinistraVdA "non intravvedono il necessario cambio di rotta e l'assunzione di responsabilità rispetto alla situazione che vive oggi la Casa da gioco". Così l'opposizione spiega l'astensione in quarta commissione sulla ricapitalizzazione della Saint-Vincent Resort&Casinò.
    "Dopo aver denunciato sin dall'inizio della legislatura le difficoltà del Casinò, oltre che l'incapacità dell'Amministratore unico e della dirigenza di programmare e sostenere un serio e concreto piano di rilancio, oggi ci troviamo a dover impegnare 60 milioni di euro dei valdostani per salvare dal fallimento un'azienda", aggiungono.
    "Il Casinò di Saint-Vincent - scrivono ancora Uvp, Alpe e Pd - ha rappresentato un atout per lo sviluppo turistico della nostra regione e per il benessere dei valdostani: tanti infatti sono i soldi che in passato la Casa da gioco ha versato alle casse regionali; soldi che hanno permesso di sostenere investimenti e garantire servizi".
    Se, secondo l'opposizione, "e' giusto dedicare alla Casa da gioco tutte le attenzioni perché essa possa ritornare ad essere per i valdostani una risorsa e non un problema", tuttavia "per rilanciare il Casinò di Saint-Vincent e non sprecare 60 milioni di euro per noi non è più possibile affidarsi allo stesso Amministratore che, insieme alla sua dirigenza, ha prodotto in questi anni piani industriali che hanno illuso e raccontato bugie alla comunità valdostana".
    "Un Amministratore che, con il suo management, - si legge ancora nella nota - mentre il Casinò riduceva vertiginosamente il suo fatturato, ha continuato a percepire i suoi massimi compensi (ricordiamo che per il solo Amministratore la cifra superava i 300 mila euro annui). Un Amministratore, infine, che, nonostante gli investimenti di cui ha goduto l'azienda che conduce, non ha creato le condizioni per un rilancio anche del territorio limitrofo - a partire dal Comune di Saint-Vincent - e delle imprese economiche che ne fanno parte".
    Secondo i gruppi Uvp, Alpe e Pd "Union Valdôtaine e Stella Alpina devono prendere atto di questa disfatta e dichiarare il proprio rien ne va plus dimostrando la volontà di cambiare la rotta affidando la Casa da gioco a persone competenti, serie e soprattutto capaci". (ANSA).
   

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