Valle d'Aosta

"Chanoux era fascista", Uv "il suo antifascismo è attestato"

"Non è la prima volta che la sua figura viene stravolta"

Redazione Ansa

"Ci sono sembrate piuttosto opache le dichiarazioni di Domenico Aloisi, ex consigliere regionale del Movimento sociale italiano e uno dei fondatori di Fdi, quando, tra gli applausi dei quaranta attivisti presenti al Congresso, ha affermato che Émile Chanoux era fascista e che la storia della Resistenza andava completamente riscritta. Sebbene, a quanto pare, si sia reso subito conto del passo falso commesso, si è giustificato dicendo che tali affermazioni erano solo il frutto delle sue riflessioni personali e si è dimesso dal coordinamento regionale di Fdi. Ci teniamo in ogni caso a ricordare che l'antifascismo di Chanoux è ben attestato dai suoi scritti, dalla sua vita e soprattutto dalla sua morte. Morte, tra le altre, di cui furono responsabili i precursori dello spazio politico di cui Aloisi è uno dei validi promotori". E' quanto scrive il Comité fédéral dell'Union valdotaine in un articolo pubblicato sulla versione online del Peuple valdotain.
    "Non è la prima volta che la figura di Chanoux viene stravolta da episodi di revisionismo storico un po' fantasiosi - prosegue - che, in verità, non appartengono né a destra né a sinistra, ma che, da qualche campo in cui provengono, ci colpiscono sempre".
    "Poi, numerosi attacchi sono stati lanciati contro l'Union Valdôtaine da Alberto Zucchi, eletto nuovo presidente di Fdi al termine del Congresso - conclude il Comité - secondo cui il suo partito e, più in generale, il centrodestra sarebbero l'unica alternativa all'Uv, accusata, tra l'altro, di 'utilizzare l'autonomia per costruire un sistema di socialismo reale difficile da sradicare' e di sfruttare le grandi cifre del bilancio per restare al potere, accusandoci senza mezzi termini di 'non avere la forza delle idee ma quella del denaro'. Sul fatto che l'Uv non ha idee non riteniamo nemmeno opportuno rispondere: i nostri 78 anni di storia (una storia, tra l'altro, di cui non dobbiamo vergognarci o che non dobbiamo negare) rispondono per noi". 
   

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