Valle d'Aosta

Rapporto Crea sulla sanità, la Valle d'Aosta è 'rimandata'

Nove indicatori peggiori della media nazionale

Redazione Ansa

La Valle d'Aosta è tra le regioni 'rimandate' nel rapporto "Le performance regionali" del Centro per la ricerca economica applicata in sanità (Crea). L'analisi dei risultati delle Regioni e le relative valutazioni sono state assegnate, per l'11/a edizione, da oltre 100 esperti raggruppati in un panel composto da esponenti di istituzioni, management aziendale, professioni sanitarie, utenti, industria medicale. La Valle d'Aosta nel suo complesso è tra le rimandate insieme a Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Molise, Umbria e Abruzzo, che raggiungono livelli di performance abbastanza omogenei. Tra gli indicatori colorati di rosso, cioè inferiori alla media nazionale, ci sono: la spesa pubblica pro capite standardizzata, l'indice di salute mentale, la quota di persone disabili e/o anziani con assistenza domiciliare integrata con servizi sanitari, la quota di persone deboli o a rischio con interventi per l'integrazione sociale, il tasso di over 75 anni non autosufficienti in trattamento sociosanitario, il tasso di difficoltà di accesso ad alcuni servizi (farmacie, pronto soccorso, ufficio postale), il tasso di ospedalizzazione evitabile per patologie croniche, il tasso di anziani trattati in assistenza domiciliare e il tasso di screening cervicale, mammografico e colorettale. La Valle d'Aosta fa invece meglio della media Paese per la quota di interventi con tecniche mininvasive, l'indice di implementazione della rete oncologica, il tasso di attuazione Fse, l'indice dei consumi sanitari sui consumi totali, lo sforamento del tetto per la spesa farmaceutica, la speranza di vita senza limitazioni funzionali (over 65), il tasso di popolazione con stili di vita corretti, la quota di persone che rinuncia a prestazioni sanitarie e la quota di famiglie che rinuncia a sostenere spese per consumi sanitari per motivi economici.
   

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