Valle d'Aosta

Maxi condominio a Cervinia, arrestati tornano in libertà

Convalidato arresto ma negato misura cautelare per entrambi

Maxi condominio a Cervinia, da sinistra Ezio Colliard, l'avvocato Filippo Vaccino e Valerio Cappelletti

Redazione Ansa

Il gip di Aosta Giuseppe Colazingari ha convalidato l'arresto dell'imprenditore Ezio Colliard e dell'architetto Valerio Cappelletti, fermati dalla guardia di finanza - secondo gli inquirenti in flagranza di reato - per un caso di presunta corruzione riguardante anche il rilascio dei titoli per la realizzazione di un condominio alto 30 metri, denominato 'The Stone', che dovrebbe sorgere a Cervinia al posto dell'ex hotel Fosson. Il giudice ha negato la misura cautelare per entrambi: "Il gip non ha disposto alcuna misura per assenza di gravi indizi", ha detto l'avvocato Corrado Bellora, difensore di Colliard.
    I due sono stati fermati nel centro di Aosta dal nucleo di polizia economia-finanziaria della guardia di finanza dopo che si erano scambiati un assegno circolare di circa 10 mila euro: secondo gli inquirenti si trattava di un anticipo per una consulenza da 300 mila mila affidata dall'amministratore unico della Vico srl di Hone affinché Cappelletti si adoperasse anche "nella sua qualità di pubblico ufficiale (in quanto membro esperto della commissione edilizia del comune di Valtournenche) per l'ottenimento del parere positivo sul rilascio del titolo a costruire" per 'The Stone'.

“Il giudice - sottolinea l’avvocato Bellora,- ha convalidato l’arresto ma precisando che la guardia di finanza, per le informazioni che aveva, lo ha correttamente eseguito. Poi, all’esito delle argomentazioni e delle produzioni difensive, i gravi indizi non sussistono. Quindi la convalida dell’arresto sostanzialmente è perché non avevano gli elementi che noi abbiamo fornito. Tanto è vero che poi il giudice non ha dato alcuna misura, dicendo che non ci sono i gravi indizi perché è un compenso professionale”. “Dopo che ha chiarito completamente la posizione il giudice ha ritenuto che non erano da applicare misure cautelari. Abbiamo chiarito tutti i fatti, in modo puntuale, con tutta la documentazione. Il mio assistito, con quell’operazione immobiliare (‘The Stone’) non c’entra assolutamente nulla”, ha aggiunto l’avvocato Filippo Vaccino, che difende Cappelletti.

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