Valle d'Aosta

Bimba morta dopo visite, nuova perizia 'scagiona' pediatra

Pm chiede una nuova consulenza, 'no' del giudice

Redazione Ansa

"I periti oggi hanno ribadito le loro conclusioni e hanno riferito che non c'è alcun tipo di nesso di causa tra la condotta del dottor Aicardi e l'exitus, fatale, tragico, ma non sotto il dominio del dottor Aicardi".
    Così, a margine dell'udienza, l'avvocato Pietro Obert, difensore del pediatra Marco Aicardi, di 49 anni, di Verrayes (Aosta), unico imputato per la morte a 17 mesi della bimba valdostana Valentina Chapellu, visitata e dimessa per quattro volte dall'ospedale Beauregard di Aosta.
    Sono stati sentiti in aula i due periti incaricati dal giudice monocratico di Aosta Marco Tornatore di accertare le cause del decesso ed eventuali negligenze a carico di Aicardi: il pediatra Alberto Arrighini e al medico legale Andrea Verzeletti, entrambi degli Spedali civili di Brescia. Hanno spiegato in sostanza che, quando fu visitata da Aicardi l'11 febbraio 2020, la piccola non aveva la sovrainfezione batterica che - secondo la precedente perizia disposta dal gip con incidente probatorio - causò sei giorni dopo la morte della bambina, inoltre affetta da influenza A. Lo dimostrerebbero due radiografie di cui "i colleghi che ci hanno preceduto non avevano contezza", ha detto Verzeletti. Non emerge infatti un "consolidamento batterico" dall'esame di queste rx, eseguite dopo che le condizioni della piccola - nella notte tra il 12 e il 13 febbraio - erano precipitate, portando al trasferimento d'urgenza all'ospedale Regina Margherita di Torino. Neppure l'aumento dei globuli bianchi nel sangue, per i due periti, è un indice di un'influenza batterica ma è probabilmente dovuto ai farmaci somministrati.
    La discussione del processo è fissata a giugno. Il giudice ha rigettato la richiesta del pm Francesco Pizzato di sentire i periti nominati dal gip riguardo alla valenza di rx, tac e sugli esami ematochimici e di affidare una nuova perizia a un collegio con un broncopneumologo pediatrico e un anatomopatologo. 
   

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