Valle d'Aosta

Codice appalti, in piazza a Torino anche gli edili valdostani

Sindacati, dopo il boom in Vda ora a rischio centinaia di posti

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 01 APR - Anche una delegazione di Feneal Uil e Fillea Cgil Valle d'Aosta ha partecipato stamane nel quartiere della Falchera a Torino alla mobilitazione dei lavoratori edili promossa contro le nuove norme del Codice degli appalti in cinque piazze italiane. "Una quarantina" i valdostani, riferiscono i due sindacati, che nella regione alpina stimano la presenza nel settore di "più di 3.500 operai e 200 impiegati".
    La richiesta è di "mantenere la cessione dei crediti per le famiglie con Isee fino a 30 mila euro, i condomini di periferia, le case popolari; attuando politiche industriali stabili e strutturali per la rigenerazione delle città". Per "la riduzione degli sprechi energetici e l'inquinamento" occorre garantire "qualità del lavoro e delle imprese, rispetto del Contratto nazionale edile e vietare il subappalto all'infinito".
    Alla protesta aveva annunciato il proprio sostegno anche il Savt Bâtiments. "Il settore dell'edilizia ha vissuto due anni di crescita, i dati dell'Ente paritetico edile della Valle d'Aosta - afferma il segretario di categoria, Stefano Enrietti - sono chiari: a fine 2022 le imprese edili della regione erano 463, con un aumento del 39% da fine 2019, relativo al periodo pre-Covid e della messa in campo delle agevolazioni relative al Superbonus. Una situazione che ha dato origine a un boom di assunzioni, pari a una crescita del 46%. La recente scelta del governo di bloccare la cessione dei crediti per i bonus edili a discapito dei redditi più bassi rischia di cancellare centinaia di posti di lavoro e, inoltre, colpisce tutti cittadini valdostani con un basso reddito". (ANSA).
   

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