Valle d'Aosta

Siccità, in Valle d'Aosta si lavora a piccoli bacini stoccaggio

Sapinet, ormai la crisi deve esser considerata strutturale

Redazione Ansa

"Ormai la crisi idrica deve essere considerata strutturale e, quindi, richiede interventi anche di natura emergenziale. Da sempre, abbiamo dato particolare attenzione al contrasto di questa problematica e, una parte consistente delle priorità del Governo regionale è dedicata alla questione". Lo ha detto l'assessore regionale all'ambiente, Davide Sapinet, rispondendo in aula ad un'interrogazione sulla siccità presentata dal gruppo Lega Vda.
    Oltre agli interventi degli anni scorsi, "con la legge di manutenzione dell'ordinamento regionale 2023, in corso di predisposizione, stiamo lavorando - ha aggiunto - per semplificare la procedura per la realizzazione di piccoli bacini di stoccaggio (fino a 100 metri cubi) delle acque per irrigazione. Le strutture competenti proseguono poi nelle attività di previsione delle condizioni di crisi sulla base dell'evoluzione delle disponibilità idriche regionali in accordo con l'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici del Distretto del fiume Po. Queste attività consentono di definire le esigenze e le priorità di intervento e le disponibilità, anche in vista della predisposizione di un piano di media-lunga scadenza per la realizzazione e la gestione dei bacini di accumulo".
    La replica di Dino Planaz (Lega Vda): "Ci troviamo in una situazione di grande emergenza: alcuni Sindaci si sono rassegnati a portare l'acqua potabile con le botti. Fino a quando avremo i mezzi per tamponare la questione? E non si tratta solo di questo: la crisi idrica si rifletterà anche sull'idroelettrico e il danno è a caduta libera su tutta la comunità. Siamo già in ritardo: se non piove, la prossima stagione estiva sarà peggiore di quella passata". 

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