Valle d'Aosta

Minoranza a Pcp, mascherate divisioni dietro la parità di genere

"Avete messo a nudo la realtà politica, è un tutti contro tutti"

Redazione Ansa

Le opposizioni in Consiglio comunale ad Aosta hanno criticato le divisioni emerse nel gruppo Pcp con la presentazione di un ordine del giorno sulla rappresentanza di genere nella giunta regionale da parte dei consiglieri Diego Foti e Luciano Boccazzi, esponenti di Area democratica.
    "Dietro l'equilibrio di genere avete voluto mascherare le vostre divisioni", ha detto Renato Favre (Forza Italia). Per Bruno Giordano (Lega) "esiste una sinistra che ha una cultura di governo e una sinistra-sinistra che trova sempre il modo di opporsi a tutto. Nel prossimo Consiglio presenterò un ordine del giorno che consenta di costituire un gruppo avendo almeno due consiglieri". Giovanni Girardini (La Renaissance valdôtaine), riguardo al tema della parità di genere nelle istituzioni, ha rimarcato: "Meno male che uno degli ultimi atti che ha fatto la monarchia è stato il suffragio universale, perché se fosse per la Repubblica saremmo ancora lì". Per riformare la legge elettorale "chi ci deve pensare? Re Umberto che è morto? I partiti politici cosa fanno? Si spezzano, si dividono. Oggi il re è nudo. Avete messo a nudo la realtà politica valdostana, è un tutti contro tutti".
    Critiche all'iniziativa dei consiglieri comunali esponenti di Area democratica sono arrivate anche dai gruppi di maggioranza che rappresentano i movimenti autonomisti. Secondo Pietro Varisella (Av) è "un ordine del giorno inappropriato, non ha suscitato una discussione sulla parità di genere" mentre Roberto Favre (Uv) crede che dietro all'odg "ci sia la volontà di mettere una bandierina politica, il 2025 si avvicina".
   

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