Valle d'Aosta

Valle d'Aosta va avanti con progetto telecabina Cime Bianche

Creerebbe maggior comprensorio d'Europa, protesta ambientalista

Redazione Ansa

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha deciso a maggioranza di andare avanti con il progetto per la realizzazione di un collegamento funiviario tra la val d'Ayas e la Valtournenche, passando da Cime Bianche. E' quanto emerso al termine della discussione in aula sulla petizione "Salviamo il vallone di Cime Bianche" promossa dal Cai e da alcune associazioni ambientaliste (corredata da 2.300 firme).
    Dopo gli approfondimenti in Commissione, l'Assemblea valdostana - guidata da una maggioranza autonomista-progressista - ha ribadito che "ora sarà il Consiglio regionale a valutare gli studi propedeutici (la scorsa settimana è stato presentato lo studio di fattibilità, ndr) con l'obiettivo di giungere ad una decisione basata sulle analisi di realizzabilità del collegamento in termini di sostenibilità finanziaria, ambientale e urbanistica" e sull'applicabilità delle previste deroghe al decreto ministeriale del 17 ottobre 2007 che prevede il divieto di costruire impianti in zone protette. Divieti che sono alla base delle istanze degli ambientalisti.
    Il nuovo collegamento di Cime Bianche permetterebbe di creare il più grande comprensorio sciistico d'Europa, con 432 km di piste (Cervinia, Monterosa, Alagna e Zermatt). Lo studio di fattibilità prevede un aumento del Pil della Valle d'Aosta compreso tra 8,8 milioni e 11 milioni di euro. La soluzione tecnica "favorita" quella che prevede una moderna telecabina con stazione intermedia in frazione Gavine. I lavori dureranno tre anni. Il costo varia tra i 115 e i 120 milioni di euro, a cui si devono aggiungere quelli per le infrastrutture.
   

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