Valle d'Aosta

Valanga in Valtournenche, sequestrata l'action cam della vittima

Inchiesta per omicidio e valanga colposi su incidente in eliski

Redazione Ansa

E' stata posta sotto sequestro l'action cam indossata da Jean-Vincent Lausseure, lo sciatore morto il 14 marzo travolto da una valanga a Valtournenche, nella conca di Cheneil a 2.500 metri, mentre praticava eliski. In base a una prima ricostruzione degli inquirenti, il ventisettenne residente nel Principato di Monaco al momento dell'incidente non ha seguito le indicazioni della sua guida, impostando una manovra particolare. Le immagini registrate dall'apparecchio sequestrato potrebbero essere utili a ricostruire l'accaduto. La procura di Aosta (pm Giovanni Roteglia) ha aperto un fascicolo per valanga e omicidio colposi.
    Nella discesa dal Col Croux (2.700 metri) erano impegnati due gruppi, ciascuno accompagnato da una guida, una valdostana e l'altra piemontese. Dopo l'incidente, il Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia ha raccolto le testimonianze di sciatori e accompagnatori. L'esame esterno condotto dal medico legale individua come causa di morte più probabile una carenza di ossigeno - un'ipossia - provocata dalla massa nevosa che lo ha travolto, escludendo la presenza di gravi traumi da caduta. I testimoni hanno riferito che la valanga, non di grandi dimensioni, si è staccata al passaggio del ventisettenne, trascinandolo a valle per circa 50 metri. All'arrivo in elicottero del Soccorso alpino valdostano, il giovane era già stato estratto dalla neve ma era in condizioni critiche: il decesso è stato dichiarato dal medico dell'equipaggio sull'elicottero, durante il trasporto in ospedale ad Aosta.
    Lausseure aveva tutta l'attrezzatura di sicurezza necessaria (Artva, pala e sonda) e ha anche azionato lo zaino airbag, che però non è bastato a salvargli la vita. Il pericolo valanghe nella zona era di grado 3-marcato.

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