Valle d'Aosta

Lavevaz, non tutti convinti su 'reunification'

"Cambio di fronte avrebbe avvelenato processo di ricomposizione"

Redazione Ansa

"Mi sono dimesso proprio per favorire una soluzione all'interno del perimetro attuale. L'obiettivo politico era molto chiaro: evitare che le forti tensioni che esistevano al momento creassero lacerazioni, che avrebbero potuto portare anche ad altre pericolose soluzioni politiche. Un cambiamento improvviso di fronte avrebbe definitivamente avvelenato il corso di ricomposizione dei rapporti all'interno del mondo autonomista, su cui lavoriamo, anche se forse non tutti con la stessa convinzione, da tempo".
    Lo scrive l'ex presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, sul blog dell'Union Valdotaine, aggiungendo che la 'reunification' del mondo autonomista "è un progetto fondamentale non solo per l'Union valdotaine o per gli altri movimenti autonomisti, ma è cruciale per lo sviluppo dell'autonomismo valdostano, quindi per il futuro della Valle d'Aosta". "Devo dire che in queste settimane - prosegue Lavevaz - si è parlato molto di riunificazione del mondo autonomista, ma spesso a sproposito, a rischio di banalizzare un percorso così importante. Il pericolo è spesso quello di confondere il fine con il mezzo: la riunificazione è il fine, l'obiettivo fondamentale da raggiungere, non il mezzo per mantenere una maggioranza unita o formarne una nuova. Deve essere un processo che non appartiene alle dinamiche dei gruppi del consiglio regionale, ma un percorso che si sviluppa dal basso. Se falliamo questo passaggio, non raggiungeremo alcun obiettivo politico futuro". 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it