Valle d'Aosta

Aosta, persi 114 negozi in dieci anni ma aumentano i ristoranti

Confcommercio, evitare desertificazione facendo rete

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 03 MAR - Dal 2012 al 2022 le attività di commercio al dettaglio ad Aosta sono diminuite da 474 a 360 e parallelamente è cresciuto il numero di alberghi, bar e ristoranti (+10,275%). Secondo i dati forniti da Confcommercio, i negozi di prodotti alimentari sono calati dai 29 del 2012 ai 22 del 2022, fuori dai centri storici da 19 a 12. I ristoranti del centro storico sono passati da 63 a 66 mentre i bar da 67 a 59; in periferia sono passati da 65 a 53.
    Ermanno Bonomi, presidente Ascom Aosta, commenta: "Il rischio di non riavere i nostri centri storici come li abbiamo visti e vissuti prima della pandemia è, dunque, molto concreto e questo significa minore qualità della vita dei residenti e minore appeal turistico". "I numeri però - interviene Graziano Dominidiato, presidente Fipe Confcommecio Vda - vanno analizzati da più sfaccettature e da diversi punti di vista. E' bene precisare che i fattori colpevoli di eventuali chiusure possono essere molteplici. Non è sufficiente la volontà di aprire per realizzare un sogno imprenditoriale".
    Per scongiurare "la desertificazione e arginare un'eventuale emorragia di chiusure delle attività" anche in Valle d'Aosta Confcommercio prospetta i 'Distretti del commercio'. "I cosiddetti Duc - commenta Adriano Valieri, direttore generale Confcommercio Vda, rivolgendosi anche al neo assessore regionale al Commercio, Giulio Grosjacques - vedono coinvolti enti pubblici, cittadini, imprese e formazioni sociali a fare rete con l'obiettivo comune di fare del commercio una fonte di innovazione e valorizzazione delle risorse dell'area interessata". (ANSA).
   

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