Valle d'Aosta

Coldiretti, difendere vino per difendere cultura italiana

"Non riscontriamo stessi allarmi verso cibi sintetici"

Redazione Ansa

"Per noi difendere il settore vitivinicolo, che in Italia pesa per 14 miliardi di fatturato, significa innanzitutto difendere l'economia e la cultura italiana dagli attacchi, sempre più frequenti, delle multinazionali e delle lobby che tengono in ostaggio l'Unione Europea". Lo dichiara Alessio Nicoletta, presidente di Coldiretti Valle d'Aosta, schierandosi a fianco dei produttori di vino e a favore della cultura della qualità e del bere responsabile.
    "Ci sono migliaia di studi e numerosissimi pareri di validi nutrizionisti - aggiunge - che sostengono che un consumo moderato di vino faccia bene. Il vino è un tratto identitario, è un prodotto culturale che deriva dalla storia della nostra civiltà sin dagli antichi Greci e Romani". "Gli stessi allarmi a vuoto lanciati sul vino - rilancia Elio Gasco, Direttore di Coldiretti Valle d'Aosta - non li riscontriamo nei confronti dei cibi sintetici come la finta carne, il finto latte che godono di una bieca tolleranza da parte dell'Ue. Questi prodotti sono spinti da lobby, vengono creati da multinazionali e rischiano seriamente, se non li fermiamo, di togliere dal mercato l'eccellenza e la ricchezza agrolimentare italiana e valdostana a vantaggio di un'alimentazione omologata e prodotta in laboratorio". 
   

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