Valle d'Aosta

Elicottero precipitato a Cervinia, patteggia sopravvissuto

Manager lombardo morì a ottobre 2020 dopo giornata sugli sci

Redazione Ansa

Dopo un risarcimento, ha patteggiato otto mesi di reclusione, con la sospensione condizionale, Giorgio Oliva, di 63 anni, di Odolo (Brescia), in relazione all'incidente in elicottero costato la vita, il 25 ottobre 2020, ad Alfredo Buda, cinquantanovenne lombardo, manager della Iro spa di Odolo. L'udienza si è svolta stamane davanti al gup di Aosta Davide Paladino. Oliva era accusato di omicidio colposo.
    I due stavano rientrando in elicottero da una giornata sugli sci trascorsa a Breuil-Cervinia quando il velivolo era precipitato a circa 3.000 metri di quota in un zona impervia di Cime bianche laghi, fuori dalle piste battute.
    La procura di Aosta, con il pm Luca Ceccanti titolare del fascicolo, riteneva che - in base alla perizia disposta con incidente probatorio dal gip per accertare la dinamica ed eventuali responsabilità dell'incidente - quel giorno mancassero le condizioni di sicurezza necessarie, a partire dalla visibilità.
    L'allarme era scattato in serata, dopo che la centrale di Poggio Renatico (Ferrara) aveva ricevuto il segnale (Elt-Emergency locator transmitter) di un possibile incidente, avvisando quindi la Centrale unica del soccorso della Valle d'Aosta. Nelle ricerche - durate oltre tre ore e caratterizzate dalla scarsa visibilità in quota - erano stati impegnati gli uomini del Sagf e del Soccorso alpino valdostano, insieme all'elicottero di Air Zermatt. Oliva dopo l'incidente era stato ricoverato all'ospedale di Berna (Svizzera).
   

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