Valle d'Aosta

Regione Valle d'Aosta, presidente Lavevaz si è dimesso

Lascia incarico a causa crisi politica, interim a Luigi Bertschy

Redazione Ansa

Il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, ha rassegnato le dimissioni. La rinuncia all'incarico è stata formalizzata alla presidenza del Consiglio Valle. La decisione è stata presa a causa della crisi politica che da parecchi mesi condiziona la maggioranza regionale.
    La Giunta resta in carica per l'ordinaria amministrazione e sarà guidata dal vice presidente della Regione, Luigi Bertschy. I consiglieri regionali hanno ora 60 giorni di tempo per formare una nuova maggioranza in grado di sostenere un Governo altrimenti si torna al voto. 

“Ho lavorato, per quanto possibile, per allontanare dal Consiglio regionale le frizioni politiche di questi ultimi mesi, dando centralità ai movimenti che hanno portato i loro eletti all'interno dell'Assemblea. Prendo atto che il mandato che avevo ricevuto dalle forze politiche, quello di rafforzare la maggioranza regionale che si è formata dopo le elezioni, non può essere realizzato a causa delle distanze che devono essere chiarite e affrontate. Queste tensioni, oggi, rischiano di ostacolare l'azione amministrativa che abbiamo portato avanti finora. Mi dimetto quindi con l'auspicio che questo gesto possa facilitare il confronto tra le forze politiche e portare ad una più rapida ricomposizione del quadro generale, fino alla formazione di una nuova maggioranza pienamente attiva" E' quanto Lavevaz - che aveva annunciato le dimissioni la scorsa settimana - scrive nella lettera inviata al Consiglio Valle. “In due anni la squadra di Governo ha portato in Consiglio una lunga serie di iniziative - aggiunge - che hanno ribadito la centralità dell'Assemblea e del suo dibattito. Rivendico quanto fatto in tutta questa esperienza, in un periodo non semplice: un lavoro collettivo, iniziato con entusiasmo e con la consapevolezza dei limiti di ognuno di noi. Rimango convinto che il confronto e il dialogo, nel rispetto reciproco, siano essenziali per l'azione politica; allo stesso tempo, sono certo che la Valle d'Aosta potrà affrontare le sfide contemporanee solo se sapremo non appiattirci su logiche centraliste, e dare un senso al nostro particolarismo e alle nostre prerogative di autogoverno”.

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