Valle d'Aosta

Savt, 'siamo operativi e non possono escluderci'

Sindacato interviene dopo sentenza Corte d'appello di Torino

Redazione Ansa

"Lanciamo un messaggio ai nostri iscritti: questa sentenza non mette in discussione l'operatività del Savt e porteremo in giudizio chiunque voglia strumentalizzarla escludendoci dai tavoli". Così Claudio Albertinelli, segretario generale del Savt, (Syndicat autonome valdôtain des travailleurs) commenta in una conferenza stampa una sentenza della Corte d'Appello di Torino della scorsa settimana. I giudici della sezione lavoro (causa 139/2022) hanno scritto che al sindacato, il più rappresentativo della Valle d'Aosta nel comparto pubblico, manca il "requisito della rappresentatività sul piano nazionale, non essendo peraltro il Savt neppure un'associazione sindacale costituita tra lavoratori appartenenti ad una minoranza linguistica presente nella Regione autonoma Valle d'Aosta". La sentenza ha accolto un ricorso di Uil Fpl Vda e Cisl Cfp Vda - che in passato "hanno anche firmato accordi noi" ha ricordato Albertinelli - per ottenere il rimborso di alcune spese di giudizio (pari a 5.030 euro complessivi).
    La vicenda nasce dopo che il Savt, escluso da un incontro, aveva chiamato a giudizio l'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta per ottenere la repressione di condotte antisindacali. Nel giudizio ad Aosta erano intervenute Fp Cgil Vda, Cisl Fp Vda e Uil Fpl Vda, in difesa del 'Conservatoire' che però, un anno fa, ha accettato una proposta conciliativa convocando separatamente il Savt. I sindacati confederali si sono opposti alla compensazione delle spese nei rapporti con il Savt decisa con decreto: nel febbraio scorso il tribunale di Aosta ha respinto il ricorso, condannandoli al pagamento delle spese del giudizio di opposizione. Uil Fpl Vda e Cisl Cfp Vda hanno fatto ricorso e vinto in Corte d'Appello.

   “Per noi è una vicenda che si chiude oggi, pagando queste spese e basta. In ogni caso abbiamo 60 giorni per ricorrere in Cassazione”, ha aggiunto Albertinelli. Secondo il segretario del Savt, la sentenza è stata scritta “in una sede dove c’è meno conoscenza della realtà valdostana” anche perché “ad Aosta in due gradi di giudizio mai il Savt era stato messo in discussione”.
   Secondo Albertinelli “attaccare il Savt è un modo per attaccare l’autonomia valdostana, coinvolgeremo le istituzioni”. “Non è escluso che faremo modifiche al nostro Statuto che ha 70 anni”, ha aggiunto. I giudici scrivono che nei suoi 16 articoli il documento non contiene “alcun riferimento alla rappresentatività della minoranza linguistica” e che vi si possono iscrivere anche i non residenti in Valle d’Aosta.


   

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