Valle d'Aosta

Cgil, fare chiarezza sulla morte dell'operaio alla Thermoplay

'Come per le altre morti bianche, fermiamo la strage'

Redazione Ansa

"Vogliamo chiarezza in questa vicenda, come la volevamo nelle altre. Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro non è uno slogan fine a se stesso, ma deve essere il primo obiettivo". Così in una nota Cgil e Fiom Cgil dopo l'incidente sul lavoro costato la vita a Pont-Saint-Martin a Davide Tommaso De Stasio, operaio piemontese di 47 anni.
    "Attendiamo che le autorità competenti concludano l'iter di verifiche, dopodiché - si legge - pretendiamo (dalle istituzioni e dalle aziende) un serio confronto affinché fatti del genere non accadano mai più. Davide aveva 47 anni, aveva un figlio piccolo, una moglie e dei familiari, che lo hanno visto uscire per andare a lavoro, come tutti i giorni, ma a differenza degli altri giorni non lo vedranno mai più rientrare. Una tragedia".
    "Da sempre - ricorda il sindacato - poniamo l'accento sulla necessità di misure di prevenzione sulla sicurezza. Non c'è lavoro senza sicurezza. Deve essere una conditio sine qua non.
    Siamo stanchi, adirati e amareggiati nel continuare a piangere vittime sui luoghi di lavoro. Lo abbiamo detto, pacatamente e non, quanto sia importante lavorare in piena sicurezza, perché se il lavoro è un diritto, la vita lo è ancora di più".

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