Valle d'Aosta

Siccità: Coldiretti Vda, tutelare in primis attività agricole

Incontro con vertici Regione. Nicoletta, iniziative strutturali

Redazione Ansa

Definire le priorità sull'uso delle acque per tutelare in primis le attività agricole, prevedere eventuali rilasci controllati dagli invasi da parte dei gestori degli stessi, stabilire deroghe per le aziende impossibilitate a rispettare, per scarsità di acqua, gli impegni assunti con l'adesione al Piano di Sviluppo rurale (PSR) valdostano e integrare con nuove risorse il Fondo regionale sulle calamità naturali. E' quanto ha chiesto Coldiretti Valle d'Aosta in un incontro con il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, e l'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, in merito all'e,mergenza siccità.
    "Crediamo convintamente che questo sia il momento per attivare una serie di misure legate all'emergenza - ha detto Alessio Nicoletta, presidente di Coldiretti - ma anche una grande occasione per mettere in piedi una serie di iniziative strutturali per il futuro del sistema irriguo dell'agricoltura valdostana. La crisi idrica che stiamo attraversando è solo un primo campanello di allarme in cui si evidenziano debolezze e fragilità che non erano ancora venute a galla, ma che, complice il progressivo innalzamento della colonnina di mercurio, rischiano di diventare strutturali e chiedono una profonda revisione delle politiche di sviluppo dell'agricoltura a tutti i livelli".
    "La scarsità di acqua da utilizzare per l'abbeveraggio del bestiame presente in alpeggio, potrebbe comportare un rientro anticipato delle mandrie, con il rischio di non riuscire a rispettare i carichi di bestiame monticati, essendo gli stessi strettamente correlati ai giorni di permanenza in alpeggio" aggiunge Elio Gasco, direttore di Coldiretti Valle d'Aosta, che associa oltre 3.000 aziende agricole valdostane e che ha anche chiesto l'emissione di un bollettino settimanale per monitorare la situazione di crisi. 

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