Valle d'Aosta

Lupo: allarme Coldiretti, applicare legge per salvare alpeggi

Numeri in crescita, 'possibili anche catture e abbattimenti'

Redazione Ansa

"In Valle d'Aosta abbiamo la fortuna di avere una legge regionale, approvata esattamente un anno fa da tutte le forze politiche in un accordo bipartisan, che affronta la problematica di convivenza uomo-lupo su cui la nostra associazione si spende da tempo. E' importante che non rimanga solo su carta, ma che sia un provvedimento applicato in tutti i suoi passaggi a difesa delle nostre aziende, dei nostri alpeggi e dei nostri allevatori". E' l'appello di Alessio Nicoletta, presidente di Coldiretti Valle d'Aosta, in vista della salita delle mandrie negli alpeggi, dopo che un monitoraggio condotto dall'Ispra, nell'ambito del progetto Life Wolfalps Eu, ha stimato nelle sole regioni alpine 946 esemplari del predatore. "Numeri - sottolinea Coldiretti - in grande espansione che producono un forte impatto negativo sulle attività zootecniche e sugli allevamenti di capre e pecore anche in Valle d'Aosta dove, nelle prossime settimane, prenderà il via la stagione in alta quota".
    Coldiretti ricorda che la legge regionale 11 del 18 maggio 2021 "pone in capo al presidente della Regione, di concerto con l'assessore all'Agricoltura e risorse naturali e previo parere favorevole dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, le autorizzazioni al prelievo, la cattura e l'eventuale abbattimento di esemplari monitorati della specie Canis lupus, a condizione che non esistano altre soluzioni valide e che non pregiudichino il mantenimento della popolazione della specie nella sua area di ripartizione naturale". 
   

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