Valle d'Aosta

Referendum giustizia, al via campagna per il Sì in Vda

Rini, 'parte della Magistratura è malata, gran parte è sana'

Redazione Ansa

"Il dibattito sulla giustizia è un cantiere aperto da sempre, ma in questo momenti si sente forte l'esigenza di riforme. Con questi referendum vogliamo fare un'attività propulsiva". Lo dice Paolo Sammaritani, presidente del Comitato per il "si", promosso da Lega e Radicali e in Valle d'Aosta sostenuto da Forza Italia, Italia al centro e Giovanni Sandri, coordinatore di Italia Viva ("a titolo personale).
    I referendum del 12 giugno riguardano la riforma del Csm, l'equa valutazione dei magistrati, la separazione delle carriere, i limiti agli abusi della custodia cautelare e l'abolizione del decreto Severino. "Come Forza Italia quella sulla giustizia - dice Emily Rini - è una battaglia che portiamo avanti da sempre.
    Parte della magistratura è malata, gran parte è sana, ed è questa parte che vogliamo sia valorizzata dando voce ai cittadini. La nostra piccola regione non sempre ha vissuto passaggi felici rispetto alla legge Severino e le custodie cautelari. Abbiamo visto casi tristi di ingiustizie che hanno toccato in primis le persone. Ma quando si toccano le persone, si tocca l'intera società". Per Sandri, "è in gioco la Costituzione" e andare a votare "sì" vuol dire "ridare un percorso costituzionale alla magistratura dirottato dall'epoca di Mani pulite".
    Secondo Orlando Navarra (Italia al centro) "nella stragrande maggioranza dei casi si potrebbe evitare la custodia cautelare, spesso legata a questioni politiche ma che nell'opinione pubblica equivale a una condanna".
   

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