Valle d'Aosta

Castello di Introd, procura indaga sulla compravendita

Dopo esposto Regione su condizione sospensiva contratto e prezzo

Redazione Ansa

La procura di Aosta ha acceso un faro sul caso della compravendita del castello di Introd. Il fascicolo del pm Francesco Pizzato è al momento senza indagati né ipotesi di reato ('modello 45') ed è stato aperto dopo un esposto della Regione Valle d'Aosta. Lo ha appreso l'ANSA.
    Nella segnalazione all'ufficio inquirente diretto da Paolo Fortuna, l'avvocatura regionale punta il dito su un aspetto in particolare della raccomandata a mezzo Pec in cui viene chiesto all'ente pubblico di manifestare la propria volontà riguardo al diritto di prelazione esercitabile sul castello entro il 10 maggio. Gli attuali proprietari, i conti Caracciolo, il 10 marzo scorso hanno stipulato un contratto di vendita per 4,8 milioni di euro con una società che si occupa di mediazione immobiliare: a destare l'attenzione della Regione è una condizione sospensiva per la quale l'atto perderebbe di efficacia se l'acquirente non versasse una determinata somma al venditore entro il 28 luglio prossimo.
    Inoltre la Regione segnala che il prezzo fissato nella compravendita, benché considerato entro i limiti in base a una perizia disposta dallo stesso ente pubblico, sarebbe superiore a quello che si potrebbe stabilire nell'ambito di una libera trattativa di compravendita. Il presidente Erik Lavevaz ha già anticipato che la Regione non potrà acquistare il castello a causa dei vincoli di bilancio. Il timore del Comune di Introd è di perdere un bene che per anni ha avuto in comodato per organizzare visite ed eventi culturali: il futuro acquirente ha infatti manifestato l'intenzione di rilevare tutti gli spazi.
   

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