Valle d'Aosta

Pcp, inaccettabile motivazione rinuncia

"C'era tempo per programmare, valutare e decidere"

Redazione Ansa

"Dispiacere perché la regione, cioè l'intera comunità valdostana, rinuncia ad acquisire al patrimonio pubblico uno splendido edificio che costituisce un valore architettonico, culturale ed anche turistico notevole e un atout fondamentale per il comune di Introd e l'intero comprensorio. Disappunto perché la motivazione è inaccettabile".
    Così le consigliere regionali Erika Guichardaz e Chaira Minelli (Pcp) commentano la decisione della Regione di non esercitare il diritto di prelazione per l'acquisizione del castello di Introd.
    "La Regione è stata informata fin dall'autunno 2021 dal comune di Introd - aggiungono - della decisione dei proprietari di vendere il castello. C'era quindi tutto il tempo di programmare, valutare, decidere. Siamo state accusate di essere troppo precipitose ed avventate, di avanzare proposte sciagurate, di mettere in difficoltà la Regione, di presentare una iniziativa 'inopportuna sotto tutti i fronti'. Ci è stato detto che bisognava aspettare, che era necessaria non solo una perizia sul valore dell'immobile ma anche una valutazione della futura valorizzazione museale. Ed ora che la perizia conferma la congruità del prezzo di vendita, si afferma invece che è tardi e non ci son più i tempi tecnici per poter disporre delle risorse necessarie. I tempi tecnici dell'approvazione dei provvedimenti finanziari erano noti anche prima, pertanto le motivazioni avanzate sia in precedenza sia ora ci sembrano del tutto incongruenti e addirittura antitetiche. Ciò che invece appare invece chiaro è la scarsa volontà politica".
   

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