Valle d'Aosta

Ipotesi cambio maggioranza Vda, fuori Pd e dentro Lega

Primo giro "consultazioni" con delegazione autonomisti

Redazione Ansa

C'è un cambiamento all'orizzonte dell'amministrazione regionale valdostana, con il baricentro che si sposta dal centro-sinistra al centro destra. L'attuale maggioranza autonomista-progressista - formatasi dopo le elezioni dell'autunno 2020 - si è trovata di nuovo con i numeri contati: 18 a 17. A far precipitare la situazione è stato il passaggio all'opposizione dell'ex presidente della Regione, Pierluigi Marquis, che ha lasciato il movimento Stella alpina per entrare in Forza Italia.
    Le forze autonomiste di maggioranza - Union valdotaine, Alliance valdotaine e Vda Unie - hanno subito promosso un giro di "consultazioni" dalle quali sono emerse posizioni contrastanti.
    Secondo Luca Tonino, segretario del Pd valdostano, "una maggioranza, seppur risicata, c'è. Non c'è una crisi di governo e senza crisi si può immaginare di lavorare ad un allargamento della maggioranza, su cui tutti siano d'accordo, ma no ad un governo di larghe intese. Manca un'emergenza per giustificarlo".
    La Lega Vda, attraverso le parole della sua leader, Nicoletta Spelgatti, forte dei suoi 11 consiglieri regionali, si è invece detta disponibile a "creare un governo stabile che arrivi a fine legislatura e dia delle risposte ai valdostani". Con gli autonomisti "c'è identità di vedute, i programmi elettorali non hanno differenze sostanziali".
    Decaduta l'ipotesi di Governissimo, è probabile che si vada verso la formazione di una nuova maggioranza "politica" sostenuta da almeno 22 consiglieri (11 autonomisti e 11 della Lega), con l'eventuale partecipazione anche di Forza Italia (2).
    "Governo con la Lega? Non abbiamo preclusioni, sono questioni che spetteranno poi ai movimenti" spiega il presidente della Regione, Erik Lavevaz. "Ci siamo presi l'impegno di risolvere la crisi il prima possibile in modo tale da arrivare al prossimo Consiglio del 20 aprile quantomeno con delle proposte" aggiunge la presidente dell'Uv, Cristina Machet. L'eventuale accordo dovrà comunque essere portato all'esame dei vari movimenti per la ratifica, a partire dal 'Parlamentino' dell'Union valdotaine che si riunirà il prossimo 13 aprile.
   

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