Valle d'Aosta

Nas, disorganizzazione in gestione vaccini da parte Usl

"Slittata vaccinazione anziani che poi sono morti"

Redazione Ansa

"E' doveroso sottolineare la disorganizzazione nella gestione delle dosi di vaccino a disposizione dell'azienda Usl, culminate con la vaccinazione di persone che passavano davanti a strutture dell'Usl ove lasciavano i propri dati anagrafici per poter essere vaccinati, con la vaccinazione di due persone solamente perché in visita al priorato di Saint-Pierre e con il conseguente slittamento delle vaccinazioni di anziani ancora in attesa e che, nel mentre, poi, sono deceduti". Lo scrivono i carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni di Aosta nell'informativa inviata alla procura di Aosta in merito all'inchiesta sulla somministrazione 'irregolare' di vaccini anti Covid-19 in Valle d'Aosta.
    I carabinieri evidenziano inoltre "come le cosiddette liste 'last minute' siano state utilizzate come delle vere e proprie liste di vaccinandi, formate anche giorni prima rispetto all'esigenza contingente di utilizzare le eventuali dosi avanzate al fine di non sprecarne alcuna". Inoltre "le vaccinazioni dei tre consiglieri regionali appaiono strane per il giorno in cui sono avvenute poiché il 17 marzo 2021 vi è una quasi totalità di persone con più di 70 anni" che hanno ricevuto la prima dose.
    Secondo il Nas, infine, "c'è stato un coinvolgimento, in prima persona, da parte di Helene Imperial al fine di inserire tra i nominativi dei vaccinandi, persone a lei vicine, come i genitori, la sorella, il marito, il cognato, amici e dipendenti dell'azienda del marito, con la successiva vaccinazione di molti di questi, sebbene privi di qualsiasi patologia e non rientranti in categorie prioritarie; il tutto con il consenso di Laura Plati, la quale ha dato la disponibilità per la vaccinazione senza apporre alcun veto, sebbene a conoscenza delle indicazioni fornite dalla dottoressa Verardo". "Fa, inoltre, riflettere il ruolo che tutt'ora la Imperial ricopre - si legge ancora - ovvero di 'consulente dell'assessore' e senza quindi avere alcun ruolo nella gestione ed organizzazione delle liste dei vaccinandi, ma con un peso specifico molto rilevante, vista la sua vicinanza all'assessore (secondo l'ex direttore generale dell'Usl Angelo Pescarmona "qui comanda più lei dell'assessore in questo momento")". 
   

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