Valle d'Aosta

Ferrovia: Legambiente, paradossale situazione in Vda

"Alimentazione a idrogeno costa il doppio"

Redazione Ansa

"E' davvero paradossale la situazione in Valle d'Aosta in materia di utilizzo di energie.
    La Regione nell'aprile scorso ha ottenuto l'inserimento della elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta nel Pnrr. Azione contrastata da esponenti autonomisti che adesso hanno proposto una legge regionale per studiare, in alternativa alla elettrificazione della ferrovia valdostana, l'uso dell'idrogeno". Lo dichiara, in una nota, Andrea Poggio, responsabile mobilità sostenibile di Legambiente, che precisa: "Le tecnologie dell'idrogeno sono una credibile opportunità futura per immagazzinare tanta energia per mezzi che percorrono lunghe rotte senza potersi rifornire. Per brevi tratte ferroviarie, che si vorrebbero frequentate da decine di treni ogni giorno, l'elettrificazione è e sarà la scelta vincente anche in futuro. Perché? Semplice: il motore che aziona le ruote dei locomotori ferroviari è elettrico. L'energia rinnovabile che si produce tra le montagne della Valle d'Aosta e in Piemonte è elettrica: dall'acqua che scende abbondante dalle montagne, dal sole che si cattura con il fotovoltaico si genera elettricità verde. Convogliare l'elettricità nei fili sopra le strade ferrate è il modo più semplice, efficiente ed economico per alimentare i motori ferroviari".
    "Diverso invece la trasformazione dell'elettricità rinnovabile in idrogeno - prosegue - con macchine che si chiamano elettrolizzatori. L'idrogeno va compresso, sino a 300 o 600 atmosfere, prima di alimentare i serbatoi di locomotori speciali. Sul locomotore, speciali macchine chiamate celle a combustibile (al platino), trasformano di nuovo l'idrogeno in elettricità, che a loro volta azionano finalmente i motori elettrici che generano il movimento del treno. Complessi passaggi che, nella migliore delle ipotesi, disperderanno il doppio dell'elettricità verde da cui siamo partiti. Quindi per azionare un treno ad idrogeno occorrerà sempre il doppio delle centrali elettriche o dei pannelli solari necessari per un treno elettrico alimentato dalla rete. Quindi costerà sempre il doppio". 

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