Valle d'Aosta

'Ndrangheta, Raso assolto per tentato voto scambio con Centoz

Giudici, "nemmeno con Sorbara ci fu". Pena passa da 13 a 10 anni

Redazione Ansa

 Per il ristoratore aostano Antonio Raso, considerato uno dei vertici della presunta locale di 'ndrangheta di Aosta, la condanna nel processo Geenna si è ridotta in appello a 10 anni, rispetto ai 13 inflitti in primo grado.
    I giudici, "perché il fatto non sussiste" lo hanno assolto dall'accusa di tentato scambio elettorale politico mafioso per i presunti voti promessi alla vigilia delle comunali del 2015 all'allora candidato sindaco di Aosta Fulvio Centoz - che rifiutò, secondo gli inquirenti - in cambio di posti di lavoro.
    Inoltre con la stessa motivazione lo hanno assolto dall'accusa di scambio elettorale politico mafioso, in occasione della stessa tornata elettorale, per i presunti accordi con Marco Sorbara. I magistrati della seconda sezione penale hanno poi respinto l'appello del procuratore generale di Torino riguardo all'ipotizzato scambio elettorale politico-mafioso contestato ad Antonio Raso alla vigilia delle comunali 2015 di Saint-Pierre a favore di Monica Carcea (episodio per il quale era già stato assolto in primo grado).
    Sono state concesse le attenuanti generiche all'ex assessora comunale di Saint-Pierre Monica Carcea, con la condanna passata da 10 a 7 anni, al dipendente del Casinò di Saint-Vincent Alessandro Giachino e all'ex consigliere comunale di Aosta Nicola Prettico (per entrambi la pena inflitta è scesa da 11 a 8 anni ciascuno).

'Ndrangheta: Geenna, provvisionali tagliate dell'80% - Nel processo Geenna d'appello, celebrato con rito ordinario, sono diminuite dell'80% le provvisionali di risarcimento alle parti civili rispetto a quelle concesse dal tribunale di Aosta. I giudici della seconda sezione penale della Corte d'appello di Torino le hanno ridotto complessivamente da 665 mila a 130 mila euro: 50 mila euro alla Regione Valle d'Aosta (assistita dall'avvocato dirigente Riccardo Jans), 40 mila euro al Comune di Saint-Pierre (avvocato Giulio Calosso), 30 mila euro al Comune di Aosta (avvocato Gianni Saracco) e 10 mila euro a Libera (avvocato Vincenza Rando). "Sono state confermate le condanne nei confronti degli imputati nei cui confronti è costituito il Comune ed è stata concessa una provvisionale di 40 mila euro, in linea con i processi di 'ndrangheta: in Minotauro, per Volpiano e Leini, furono riconosciuti 50 mila euro a Comune", commenta l'avvocato Calosso. 
   

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