Valle d'Aosta

Indagine Cittadinanzattiva, emerso disagio studenti valdostani

Oltre 800 giovani hanno partecipato, le loro richieste

Redazione Ansa

I giovani valdostani non sono convinti dell'utilità dei corsi estivi del Piano estate e chiedono fondi per l'ammodernamento degli istituti scolastici, sia dal punto strutturale sia didattico. Inoltre chiedono che la didattica sia ripensata perché hanno subito lo stress delle eccessive verifiche nelle settimane in cui erano in presenza.
    Per il nuovo anno chiedono modalità e spazio per dare ascolto e considerazione ai loro bisogni e per riuscire a rielaborare il vissuto di questi 16 mesi e ristabilire una relazione significativa con i docenti e i compagni. E' quanto emerge da un'indagine avviata da Cittadinanzattiva e condotta in tutta Italia tra aprile e maggio scorsi.
    In Valle d'Aosta hanno partecipato 806 studenti tra i 14 e i 19 anni. "Sulla didattica a distanza, che tanti hanno mal sopportato ma della quale molti altri hanno intravisto gli aspetti positivi, i giovani chiedono - si legge in una nota - corsi di formazione per i docenti, dispositivi adeguati per tutti. Chiedono bonus per tante esigenze, a partire dallo psicologo perché 'nella mia classe la maggior parte dei ragazzi sono seguiti da uno psicoterapeuta e fino all'anno scorso quasi nessuno'. Sul contenimento dell'emergenza sanitaria, guardano al prossimo anno scolastico e chiedono misure per migliorare la situazione igienica nelle scuole, dispositivi più efficaci (non solo gel, ma anche ad esempio appositi dispositivi per il riciclo dell'aria). Chiedono infine di estendere la campagna vaccinale ai più giovani senza incertezze e con messaggi chiari, assicurare tamponi agli studenti a intervalli regolari, dotarli di mascherine adeguate e confortevoli".
    "I risultati di questa indagine - dichiara Daria Pulz, di Cittadinanzattiva - saranno oggetto di attenta riflessione e di proposte migliorative in vista del prossimo anno scolastico, perché venga gestito fin dall'inizio con maggior oculatezza e si evitino i troppi casi di contagio che hanno obbligato i nostri allievi a vivere l'esperienza della malattia e anche della morte di familiari. Dopo aver raccolto le loro profonde attese attraverso questa indagine, ci impegneremo per promuoverle presso le Istituzioni perché trovino risposta".

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