Valle d'Aosta

Corruzione a Oyace, 18 mesi a ex sindaco e imprenditore

Patteggiamento dopo riconoscimento utilità pubblica centralina

Redazione Ansa

   L'ex sindaco di Oyace Remo Domaine (51) e l'imprenditore ed ex assessore a Bionaz Flavio Petitjacques (44) hanno patteggiato un anno e sei mesi di reclusione ciascuno (pena sospesa) per concorso in corruzione per un atto d'ufficio. Domaine, l'ex vicesindaco di Oyace Sandro Favre (51) e il segretario comunale Roberto Trova (65) di Roisan sono stati assolti "perché il fatto non costituisce reato" dall'accusa di concorso in falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
    La vicenda riguarda la realizzazione di una centrale idroelettrica, ancora non costruita, in località Gallians, a Oyace.
    Domaine (difeso dall'avvocato Corrado Bellora) e Petitjacques (avvocato Saverio Rodi) erano imputati per concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio. A seguito delle indagini difensive, il pm Luca Ceccanti ha derubricato il reato (da corruzione propria a impropria) in quanto è emersa l'utilità pubblica della centrale, la cui realizzazione in questo modo non si è resa più un atto contrario ai doveri dell'allora sindaco.
    Riguardo all'accusa di falso, il pm ha chiesto il proscioglimento di Domaine, Trova (difeso dall'avvocato Ascanio Donadio) e Favre (avvocato Fornoni) a seguito di indagini difensive.
    L'udienza si è svolta davanti al gup Davide Paladino.
    Secondo gli inquirenti, Domaine dal 2016 si era speso per risolvere problemi pratici, giuridici ed economici relativi alla all'opera che Petitjacques voleva realizzare. In cambio l'imprenditore lo aveva retribuito con il 50 per cento della società titolare (la Varere srls) della concessione di utilizzo della centralina - e quindi della metà dei futuri utili -, quota appartenuta alla figlia di Domaine.
    L'accusa di falso riguardava i verbali di due riunioni del consiglio comunale di Oyace datate 2016 e la presunta presenza dell'allora sindaco durante la discussione sulla richiesta di deroga al piano territoriale paesistico per il progetto della nuova centralina idroelettrica.
    Nel giugno 2020 Domaine e Petitjacques erano stati posti agli arresti domiciliari, poi revocati. 

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