Valle d'Aosta

Vaccini: dirigenti sport, no a utilizzo Palaindoor Aosta

"E' possibile che non esista una soluzione alternativa?"

Redazione Ansa

"Lo sport valdostano sta per perdere il palaindoor 'Marco Acerbi' di Aosta per un lasso di tempo imprecisato, per lasciare spazio al centro vaccinale per contrastare il Covid. E' chiaro che di fronte al contrasto alla pandemia è difficile dire 'non ci sto', e girarsi dall'altra parte. Ma c'è un ma. E' possibile che nella piana di Aosta non esista una superficie alternativa, o anche tensostatica o prefabbricata?". E' quanto scrivono, in una nota, undici dirigenti di Federazioni sportive valdostane - a partire da Piero Marchiando, presidente del Coni Valle d'Aosta - in merito all'ipotesi di realizzare il centro vaccinale nel Palaindoor di Aosta.
    "L'impianto deve essere chiuso il prossimo 31 marzo - si legge - per adeguarlo alla normativa antincendio e per una serie di interventi di efficientamento energetico. Stupisce che l'immobile risulti non idoneo all'attività motoria e sportiva, ma possa ospitare persone, quelle che transiteranno per ricevere il vaccino, che possono avere una mobilità ridotta". "E' certo il contraccolpo - concludono - che le società che utilizzano il palaindoor patirebbero, con alcune di queste che non riuscirebbero a sopravvivere, un dazio che l'opinione pubblica, forse, può anche considerare sacrificabile, ma di diverso avviso sarebbero le centinaia di famiglie dei giovani che le frequentano e che si troverebbero a piedi, così come le centinaia di maggiorenni che gravitano sulla struttura frequentando corsi degli sport più diversi".

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