Valle d'Aosta

Covid: ristoranti aperti nonostante divieto, tre sanzioni

Promotore, la nostra è una presa di posizione

Protesta ristoratori in Valle d'Aosta

Redazione Ansa

Nell'ambito della protesta dei ristoratori #ioapro sono tre i locali sanzionati dai carabinieri perché trovati aperti ieri oltre all'orario consentito, in violazione delle norme previste dal Dpcm per limitare i contagi da Covid-19. La protesta invitava bar e ristoranti a tenere aperto in orario serale nonostante le disposizioni imponessero la chiusura alle 18. I carabinieri, duranti i controlli, hanno trovato aperto e sanzionato tre locali, a Pont-Saint-Martin, a Nus e Verrayes. Complessivamente sono stati multati anche 22 clienti sorpresi a cenare all'interno dei locali.
    "Ieri sera, contrariamente al solito, ho tenuto chiuso il mio ristorante per andare a sostenere un altro locale - spiega Manuel Pagan, promotore dell'iniziativa e titolare del ristorante La Locanda di Donnas.- Ci aspettavamo i controlli. Ma tutto si è svolto senza clamore. Le forze dell'ordine hanno fatto il loro lavoro. Siamo stati tutti sanzionati, 400 euro a testa. Titolare compreso". All'iniziativa di protesta hanno aderito una decina di ristoratori valdostani, tra questi anche l'Antica trattoria Champagne di Verrayes, dove ha cenato Manuel Pagan. ''La mia non è una protesta - continua Pagan - è una presa di posizione. Noi apriamo per non chiudere più. Le sanzioni che ci sono state fatte e che ci verranno fatte sono già tutte in mano ai nostri legali. Il diritto al lavoro è sancito dalla nostra costituzione. Così come quello della libertà personale e di movimento. Bar e ristoranti sono chiusi da mesi, eppure i contagi non calano. Perché? Il governo non sta facendo la lotta al virus, ma sta facendo morire le piccole e medie imprese. E qualcuno ci deve spiegare il perché. Noi continueremo a tenere aperto". 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it