Valle d'Aosta

COVID, il punto in Valle d'Aosta

Si valuta di aprire le piste allo scialpinismo

Redazione Ansa

La Valle d'Aosta non abbandona l'idea di aprire la stagione dello sci. Lo dice chiaramente l'assessore regionale alle attività produttive, Luigi Bertschy: "Sappiamo che i comprensori più grandi potranno non aprire nella loro completezza, sappiamo che non avremo clienti stranieri, e nemmeno l'afflusso cui siamo stati abituati sinora, ma vogliamo aprire, vogliamo creare l'indotto economico minimo per garantire almeno qualche periodo di lavoro alle attività, per l'assunzione di stagionali". Sulla ripartenza "l'incertezza regna ancora sovrana e ciò la dice lunga sull'attenzione che viene data a un sistema economico di tale importanza: siamo estremamente amareggiati per l'incapacità del governo di capire che dietro a una sciata c'è economia e lavoro".
    La chiusura dello sci finora ha generato una perdita complessiva di 11-12 miliardi di euro all'economia di montagna - secondo la prima stima fatta dalle Regioni - che ora ha bisogno di almeno 4-5 miliardi di ristori. "E' necessario che si capisca - aggiunge Bertschy - che aver fatto fermare l'economia della montagna significa dover fare ora un intervento di alcuni miliardi di euro di ristori: se si pensa di ristorare l'economia di montagna con solo qualche centinaia di migliaia di euro o qualche milioncino ci si sbaglia".
    "Ancora non c'è una situazione chiara sull'apertura degli impianti da sci, vedremo nelle prossime ore cosa succede" ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta Erik Lavevaz, che ha precisato: "E' di tutta evidenza che diventa difficile immaginare un'apertura degli impianti, anche se la situazione sanitaria ce lo permettesse, nel momento in cui siano vietati gli spostamenti tra regioni anche per ragioni economiche".
    Per far fronte alla situazione la Valle d'Aosta sta valutando di aprire alcune piste dei comprensori sciistici per la pratica dello scialpinismo. Tale apertura "potrebbe dare una mano alle attività economiche che sono sulle piste - ha detto Lavevaz - anche se lo scialpinismo non porta certo i flussi dello sci alpino". 
   

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