Valle d'Aosta

Covid: Nuti, ritardi revoche isolamenti non da Comune

Sindaco Aosta, in attesa ok Regione a semplificazioni procedura

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 26 NOV - "Posso garantire che non è su di noi il grosso del carico dei ritardi" relativi alle revoche degli isolamenti domiciliari per gli aostani che non sono più positivi al Covid-19. Lo ha detto durante la riunione del Consiglio comunale il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, rispondendo a una interpellanza del gruppo Rinascimento Valle d'Aosta. Giovanni Girardini ha lamentato "ritardi fino a 12-13 giorni" con "persone che non possono tornare a lavorare e quindi aziende ferme. Al di là della questione psicologica c'è anche quella economica. Non sono più i primi giorni, ormai è tanto tempo che siamo in questa situazione, dovremmo essere pronti". Girardini ha anche denunciato che "spesso ci sono nomi e cognomi sulle ordinanze" di revoca "pubblicate sul sito del Comune, e questa è una violazione della privacy".
    "Sono flussi - ha spiegato il primo cittadino - che hanno la loro complessità e a volte qualche situazione non rientra nelle maglie e nei processi ordinari. Credo che ci sia un margine ulteriore di miglioramento. Il passaggio dalla consegna a domicilio all'email è stata già una conquista". In questo senso "abbiamo in mente procedure di semplificazione ulteriore ma che devono essere autorizzate dall'amministrazione regionale. In questa direzione andremo in tempi brevissimi per cercare di far fronte a una non auspicabile terza ondata ma anche per gestire la situazione da ora in poi. Se riusciremo ad ottenere questo nulla osta la nostra attività potrà essere ulteriormente snellita".
    Prima della pandemia "si facevano 450 ordinanze l'anno, ad aprile eravamo a 410 e al 24 novembre a 1.132", ha sottolineato Nuti, ricordando che ci sono "20 persone dedicate a questa emergenza" e che "senza dire niente a nessuno gli assessori stanno lavorando di sabato e di domenica nella centrale operativa per far fronte a questa situazione. Stiamo facendo l'impossibile con tutta la nostra volontà". (ANSA).
   

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