Valle d'Aosta

Covid: maestre rifiutano il tampone, metà scuola rimane chiusa

21 maestri su 27 non si presentano a screening, alunni a casa

Redazione Ansa

Dopo il periodo di quarantena metà scuola non riapre perché 21 maestri su 27 non si sono presentati allo screening per il Covid-19. E' accaduto oggi nella scuola primaria San Francesco di Aosta dove gli alunni di sei classi su undici non sono stati accolti a scuola per l'assenza degli insegnanti.
    Ieri pomeriggio erano stati programmati i tamponi drive in per docenti e alunni: l'esito positivo avrebbe consentito la ripresa dell'attività didattica in presenza già da oggi. Le lezioni ripartiranno in ogni caso martedì 23 novembre, anche senza in tamponi, con l'esaurimento della quarantena.
    "Gli insegnanti non mi hanno spiegato il motivo del rifiuto al tampone, ho ricevuto solo qualche email ieri sera, a scuola chiuso, in cui mi si comunicava l'assenza - ha riferito la dirigente scolastica Rosina Meloro - lo screnning completo di alunni e docenti sarebbe stata una buona occasione per avere la scuola primaria completamente testata e poter ripartire con tranquillità e in sicurezza, purtroppo non sarà così". 

Scuola: sindacati, insegnanti possono non fare tampone  - "La normativa vigente prevede che gli insegnanti possono scegliere tra sottoporsi al tampone o attendere il compimento della quarantena senza sottoporsi al test, prima di riprendere il servizio in presenza. Pertanto, l'assenza degli insegnanti in presenza, questa mattina, rispondeva a una fattispecie prevista dalla legge e gli stessi hanno espletato il proprio servizio tramite didattica a distanza, garantendo il pubblico servizio". E' quanto scrivono, in una nota, le sigle Flc Cgil, Cisl scuola, Savt école e Snals della Valle d'Aosta, in relazione a quanto avvenuto oggi nella scuola primaria San Francesco di Aosta. I sindacati chiedono comunque che "sia fatta chiarezza su quanto avvenuto, anche per quanto riguarda eventuali comportamenti non previsti dalla legge e le conseguenti responsabilità". "Purtroppo - aggiungono - la comunicazione della scelta di non sottoporsi al test da parte degli insegnanti è giunta alla Segreteria dell'Istituzione solo nel tardo pomeriggio di ieri, cosicché non è stato possibile avvisare le famiglie in tempo utile".

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