Valle d'Aosta

Si complica rebus Giunta Vda, dubbi autonomisti su sinistra

Domani incontro clou con la Lega. Ora si parla di "equidistanza"

Redazione Ansa

Sembrava cosa fatta, ma l'ipotesi di matrimonio tra autonomisti valdostani e Progetto civico progressista registra nelle ultime 24 ore qualche impedimento, anche se non ancora dirimente.
    Al di là delle dichiarazioni di rito rese ai giornalisti, il clima emerso nel vertice di ieri è stato definito da alcuni "pessimo", avendo sfiorato anche momenti di "tensione e imbarazzo". Notevoli le distanze sull'analisi del voto, sui dossier strategici come Cva, collegamenti funiviari intervallivi, ospedale e sulla riforma istituzionale 'presidenzialista', caldeggiata da Rete civica.
    A questo punto, l'incontro clou è quello di domani pomeriggio tra il fronte formato da Union valdotaine, Stella Alpina-Alliance Valdotaine, Vallée d'Aoste Unie e la Lega Vallée d'Aoste. Già qualche segnale di apertura emerge. Tanto che alcuni autorevoli autonomisti, inizialmente molto orientati verso un'alleanza con la sinistra, ora parlano di "pragmatica equidistanza".
Si tratterà di capire quanto la Lega rimanga ferma sullo scenario di una presidenza della Regione affidata a Nicoletta Spelgatti (giudicato "inaccettabile" da molti dei 14), di quanto il nodo ideologico del sovranismo possa essere sciolto, di quanto l'atteggiamento ostile del Carroccio possa ammorbidirsi e di quante "affinità" sui programmi e sugli assetti istituzionali possano nascere nelle prossime ore.
   

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