Valle d'Aosta

'Ndrangheta: pm, in Vda rapporti con istituzioni da 30 anni

'In intercettazione di 20 anni indagati dicevano, scaliamo l'Uv'

Redazione Ansa

La 'ndrangheta in Valle d'Aosta "è sempre stata presente dagli anni '80 con caratteri particolari: i rapporti con le istituzioni". Lo ha detto nella sua requisitoria durante il filone aostano del processo Geenna il pm di Torino Stefano Castellani. Nell'aula al terzo piano del tribunale di Aosta si trovano anche il pm Valerio Longi e il procuratore capo di Torino, Anna Maria Loreto.
    "Il 416 bis (la contestazione di associazione a delinquere di stampo mafioso) non piove dal cielo, ma si inserisce in un contesto socio-criminale che va ricostruito" perché dall'indagine Lenzuolo "emerge la presenza del locale di 'ndrangheta forse dagli anni '70, di sicuro dagli anni '80 un locale di 'ndrangheta ad Aosta c'era. Altro che un territorio vergine", ha detto il magistrato.
    In una intercettazione "di Lenzuolo del 18 luglio 2000 tra Pansera Santo e Oliverio Santo, i principali indagati" in quell'indagine, viene detto "noi dobbiamo scalare il partito dell'Union valdotaine, dobbiamo metterci i nostri uomini nell'Union valdotaine. E' la stessa cosa che abbiamo registrato in questo processo, la stessa identica cosa, lo stesso schema".
    Il pm ha poi citato la "sentenza 11 marzo del '93, sono due sentenze di patteggiamento, corruzione elettorale. Tra gli imputati c'era Francesco Raso, capo bastone di quella articolazione di 'ndrangheta, così dice Caruso". Si trattava di un "patto di scambio, contestato non come 416 ter, non c'era all'epoca, forse non erano emersi gli elementi. Ma questo è un dato giudiziario di estrema importanza" perché "nel '93 abbiamo già comunque un dato rilevane e cioè" un'accusa di "voto di scambio tra un esponente politico di assoluto rilievo", si parla di "elezioni regionali", e "colui che dagli atti di Lenzuolo emergerà essere, anche se poi non abbiamo fatto il processo ma oggi lo citiamo incidentalmente, inserito in quella locale di 'ndrangheta". Nel processo d'appello su questa vicenda tutti gli imputati erano stati assolti. 
   

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