Valle d'Aosta

'Ndrangheta: pm, Giachino spaventato da arma di Di Donato

"Rumore scarrellamento in intercettazione su taglio della coda"

Redazione Ansa

Non è stata una battuta a provocare la risata nell'intercettazione tra Marco Di Donato e Nicola Prettico riguardo alla discussione sull'eventuale "taglio della coda" (cioè l'affiliazione alla 'ndrangheta) di Alessandro Giachino, ma lo "scarrellamento" di un'arma da fuoco. Lo ha detto il pm Stefano Castellani durante la requisitoria del filone aostano del processo Geenna su una presunta locale di 'ndrangheta ad Aosta. In aula è stato riprodotto l'audio della registrazione del colloquio del 30 gennaio 2016 registrato nell'abitazione di Marco Di Donato.
    Di Donato dice "sto pensando di tagliargli la coda". "No, non è pronto", gli risponde Prettico. "Non è pronto…?" replica Di Donato. "Di Donato - afferma Castellani - fa una battuta secondo la sua versione, dicendo 'sto scherzando'. Mi sarei aspettato che Di Donato che fa la battuta iniziasse a ridere subito.
    Invece c'è un secondo di silenzio. Cosa succede dopo questa frase e questo secondo di silenzio? Clack clack, un rumore metallico, un rumore meccanico, una molla che si aziona. Noi questo rumore abbiamo capito cos'è. E abbiamo motivo di ritenere fondatamente che questo sia lo scarrellamento di un'arma. Clack clack, clack clack, questo fa il signor Di Donato, o comunque questo si sente. Solo dopo questo rumore parte la risata di Di Donato. Questo rumore sorprende qualcuno. Certo non Di Donato, Di Donato non è sorpreso da questo rumore, e si mette a ridere.
    Perché vede Giachino che sta diventando viola" e che "si spaventa da quello che succede, per questo rumore improvviso" che "determina, innesca una reazione". Su questo episodio "non abbiamo fatto contestazioni di reati specifici ma non importa, poteva anche essere un carillon, ma questa è la spiegazione della risata".

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