Valle d'Aosta

'Ndrangheta: commissari, Saint-Pierre terreno per illegalità

"Disordine amministrativo avvantaggia criminalità"

Redazione Ansa

"Tale situazione di disordine amministrativo costituisce evidentemente terreno fertile per la pervasione di forme di illegalità e per le mire tentacolari della compagine criminale". Lo si legge nella relazione della commissione di indagine prefettizia sul Comune di Saint-Pierre.
    La gestione amministrativa del paese infatti "è improntata all'improvvisazione e al disordine, pur potendo l'apparato contare su un organico non particolarmente scarno, benché connotato da frequenti avvicendamenti: si sono infatti riscontrate gestioni anomale del cimitero, della materia generale degli affidamenti assegnati sempre ai medesimi operatori, in spregio al principio di rotazione degli incarichi, della gestione del processo di approvazione del piano regolatore generale. La spiegazione fornita è stata quella di voler promuovere l'imprenditoria del territorio: si tratta di un'intenzione che, benché in termini astratti può essere comprensibile, deve tuttavia sempre fondarsi su basi di legalità e di rispetto delle regole". Inoltre occorre "evidenziare che uno degli imprenditori che lavora più frequentemente per il Comune di Saint-Pierre, anche per la gestione di fatto del cimitero, è Davide Bochet. Questi, benché allo stato non risulti essere contiguo alla criminalità organizzata, ha annoverato alcune forme di collaborazione professionale con il marito di Monica Carcea".
    "Ulteriore forma di superficialità manifestata dall'amministrazione riguarda la gestione della riscossione delle imposte Tari e Imu, situazione generale di cui si è indirettamente avvantaggiata anche la stessa famiglia Di Donato/Alexandru, già residente presso il Comune di Saint-Pierre e che non ha mai pagato i tributi".

"Potere egemone Carcea" - "La commissione ha riscontrato un potere egemone di Monica Carcea al quale la compagine amministrativa e il vertice politico non hanno saputo porre un adeguato argine". Lo si legge nella relazione della commissione di indagine prefettizia sul Comune di Saint-Pierre, commissariato per 18 mesi con decreto del presidente della Repubblica datato 10 febbraio scorso e pubblicato sulla gazzetta ufficiale. Inoltre "la locale in generale progetta una prospettiva politica di Monica Carcea", assessore comunale alle Finanze tra il 2015 e il 2019, "di medio lungo periodo in modo da poter consolidare il controllo sul Comune di Saint-Pierre: è in quest'ottica che si spiega la visibilità e il protagonismo che Carcea persegue costantemente nel corso del suo mandato".
   

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