Valle d'Aosta

Coronavirus: studio a Cogne, 29 positivi su 837 testati

Truc, dato non si discosta da media nazionale

Redazione Ansa

Su 837 abitanti di Cogne testati (residenti e non residenti), 29 - ovvero il 3,4% - sono stati positivi al Covid-19. E' quanto emerge da uno studio epidemiologico promosso dal Comune di Cogne, in collaborazione con l'Irv di Aosta e il laboratorio Salus di Genova, attraverso esami sierologici. I test hanno interessato circa il 70% della popolazione di Cogne, con soggetti di età compresa tra 10 a 93 anni. I positivi sono stati 16 uomini e 13 donne (due tra 0 e 25 anni, 12 tra 26 e 50 anni, 11 tra 51 e 75 anni e quattro oltre i 75 anni). Tra di loro gli asintomatici sono stati il 75%.
    "Il dato non si discosta dalla media nazionale - ha spiegato il fisico Fabio Truc, coinvolto nel progetto - e la positività rientra in un range medio. Il virus si è propagato ma ha creato pochi malati gravi e molti asintomatici. Nel mese di marzo Cogne era affollata e le possibilità di contaminazione erano alte. Uno studio ora cercherà di individuare la catena della trasmissione del virus e se ci sono stati focolai. E' interessante fare un'indagine genetica".
    Il primo caso positivo sintomatico è del 10 marzo, il secondo del 13 marzo, il terzo (una donna) il 14 marzo e il quarto il 22 marzo. Sono stati eseguiti in quella fase 107 tamponi che hanno rivelato un quinto positivo asintomatico. "Poi c'è stata una zona 'grigia' - ha aggiunto Truc - con altri quattro soggetti, due risultati positivi, su cui ci sono dei dubbi".
    "A fine febbraio Cogne era molto frequentata - ha detto il sindaco, Franco Allera - perchè era la settimana di Carnevale.
    Avevamo il pienone negli alberghi e nelle seconde case quando è scoppiata l'emergenza. In quei mesi la popolazione, residenti e non residenti, si sono comportati molto bene. Ci sono stati solo quattro casi di malattia conclamata. Allora ci è venuta la curiosità di vedere se siamo stati un'isola felice oppure se il virus era entrato in qualche modo in contatto con il paese, per questo abbiamo avviato un'indagine sierologica". 
   

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