Valle d'Aosta

'Ndrangheta:detective,dopo Geenna indagini ancora necessarie

In processo ad Aosta spiegato collegamento tra Geenna ed Egomnia

Redazione Ansa

Terminata l'indagine relativa all'inchiesta Geenna "c'era ancora un'importante attività investigativa da sviluppare, in vista delle elezioni nazionali e regionali del 2018 per verificare il condizionamento da parte degli indagati sulle elezioni". Questo il 'ponte' tra Geenna ed Egomnia, le due grandi inchieste di 'ndrangheta in Valle d'Aosta coordinate dalla Dda di Torino, spiegato oggi nell'aula del Tribunale di Aosta dal capo del nucleo investigativo dei carabinieri nel corso del processo Geenna sulla presenza di un locale di 'ndrangheta nella regione alpina. Sono imputati ad Aosta Marco Sorbara, consigliere regionale sospeso e Monica Carcea, ex assessore a Saint-Pierre (accusati di concorso esterno in associazione mafiosa), oltre che Nicola Prettico, consigliere comunale ad Aosta sospeso, Alessandro Giachino, dipendente del Casinò di Saint-Vincent e il ristoratore Antonio Raso, accusati di essere membri del locale di 'ndrangheta di Aosta.
    Ripercorrendo l'attività investigativa svolta dai militari nell'ambito di Egomnia ad Aosta a partire dal gennaio 2018 , il detective, citato oggi come teste d'accusa dal pm Stefano Castellani, ha documentato i numerosi incontri tra gli imputati di Geenna e alcuni dei politici indagati nella successiva inchiesta: tra questi quello tra Carcea e Raso con l'ex presidente della Regione Antonio Fosson e l'ex assessore regionale Stefano Borrello e quello tra Giachino e Roberto Di Donato con l'ex presidente della Regione Laurent Viérin. 
   

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