Valle d'Aosta

Fece video virale per 'mascherina swiffer', ora guarito

Medico di ospedale Aosta, 'l'ho vista brutta,sono miracolato'

Domenico Pone, medico dell'ospedale Parini di Aosta

Redazione Ansa

di Thierry Pronesti

"Mi ritengo quasi miracolato perché l'ho vista brutta, ho passato due settimane in cui non capivo nulla. Chiudevo gli occhi e pensavo solo ai miei figli. Speravo di ritornare a casa, era l'unica cosa che mi preoccupava". E' stato dichiarato guarito dal Covid-19 all'antivigilia della Festa dei lavoratori Domenico Pone, il medico dell'ospedale Parini di Aosta protagonista a metà marzo di un video di protesta, diventato virale su web, contro la 'mascherina-fazzoletto' fornitagli per lavorare in pronto soccorso.
    "Clinicamente non sto ancora bene. Ho fatto poco più di tre settimane di ricovero - dice, interrompendosi per i colpi di tosse - dal 23 marzo al 14 aprile, e da allora sono ancora in malattia, non mi riesco a riprendere totalmente. Ho ancora un affanno per piccoli sforzi fisici che mi impediscono di muovermi come vorrei. Tutti mi dicono che me la sono vista brutta in ospedale e ne avrò per un bel po'. Inoltre contro di me ho la mia miastenia, una malattia autoimmunitaria che mi riduce la capacità fisica sostanzialmente". Durante il ricovero nel reparto Covid del Parini "ho avuto l'ossigeno per quasi due settimane a scalare e ho fatto una terapia scoagulante che tuttora sto facendo", spiega l'urologo cinquantaquattrenne.
    Pone è certo di aver contratto il nuovo coronavirus al lavoro, "nel periodo in cui venivo deriso perché avevo trovato una mascherina Ffp2 e l'avevo messa per alcuni giorni. Poi è sparita, non l'ho trovata più nel mio studio, mi sono arrangiato con quelle chirurgiche. Finché poi un giorno vado in ospedale e ho trovato gli 'swiffer' che mi hanno tanto fatto indignare con un video privato inviato ad alcuni amici e che poi è stato messo senza il mio consenso su Facebook, da qualcuno che mi ha strumentalizzato per la sua immagine politica". Nonostante le scuse inviate già allora all'azienda Usl per lo "sfogo personale", ora "mi ritrovo ad attendere un provvedimento disciplinare al rientro, non so in che cosa consisterà". 
   

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