Valle d'Aosta

Univda: Monaci, sia veloce fine lavori

Rettrice, 'anche per poter espandere offerta formativa'

Redazione Ansa

"Auspichiamo una veloce conclusione dei lavori nella nuova sede, per poter disporre di un campus universitario vitale e vivace nel cuore della città". Lo ha detto la rettrice dell'Università della Valle d'Aosta, Maria Grazia Monaci, durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2019-2020 nella sala conferenze di una albergo del capoluogo, ricordando che gli atenei promuovono anche "riqualificazione e valorizzazione delle aree circostanti". "Una conclusione - ha aggiunto Monaci - che permetta all'Ateneo non solo di poter accedere al nuovo e innovativo stabile del primo lotto ma anche di acquisire in tempi rapidi ulteriori spazi in quelle prossimità, in modo da garantire una ricomposizione dell'università (aule, segreterie studenti, uffici del personale e dei docenti, biblioteca, laboratori e sale riunioni, ecc.) e poter programmare anche l'espansione della propria offerta formativa".

Fosson, territorio in futuro offerta Univda - Il territorio come "principale filo conduttore dello sviluppo dell'offerta formativa dell'ateneo" è al centro di un documento di sintesi presentato al Consiglio dell'Università della Valle d'Aosta mercoledì scorso. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Antonio Fosson, durante l'inaugurazione dell'anno accademico 2019-2020. Sono tre, in particolare, le linee di sviluppo: la crescita dell'offerta formativa a favore del territorio, delle tematiche in cui il territorio gode di un vantaggio competitivo e di quelle in cui ci sono specializzazioni particolari. "Nel prossimo anno - ha annunciato Fosson - continueremo a rinforzare ed innovare l'attuale offerta informativa che già ci contraddistingue a livelli di eccellenza".

"Il nostro piccolo ateneo - ha detto Fosson, che è anche presidente del Consiglio dell'Università - si pone 'sul mercato' della formazione come una realtà fortemente competitiva, come dimostrano le statistiche: ricordiamo che il 96 per cento dei nostri laureati si è dichiarato soddisfatto del suo percorso di studi l'80,3 per cento rifarebbe la stessa scelta universitaria". Nonostante "i finanziamenti statali all'ateneo - ha ricordato - siano progressivamente diminuiti negli ultimi anni, il governo regionale continua a fornire il proprio sostegno". Per il 2020 il trasferimento complessivo della Regione ammonta a 7 milioni 250 mila euro, quello statale stimato in previsione a 635 mila.

   

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