Valle d'Aosta

Appendino-Bucci-Vecchi sponsor Iren-Cva

Incontro il 26 novembre ad Aosta per collaborazione partecipate

Redazione Ansa

I sindaci Luca Vecchi (Reggio Emilia), Marco Bucci (Genova) e Chiara Appendino (Torino) rilanciano l'ipotesi di collaborazione industriale nel settore dei Servizi pubblici tra Iren, multiutility del Nord Ovest, e la Compagnia valdostana delle acque (Cva), gruppo idroelettrico di proprietà della Regione autonoma, di cui si sta valutando la quotazione in borsa.

Sarà questo il tema dell'incontro, fissato per il 26 novembre, che i tre primi cittadini, in qualità di componenti del Comitato di Sindacato del Patto Parasociale vigente tra i soci pubblici di Iren, hanno chiesto alla Regione. Vi parteciperanno i componenti della Giunta regionale valdostana, il presidente del Consiglio regionale e i capigruppo. La multiutility aveva presentato lo scorso giugno una manifestazione di interesse per un'aggregazione industriale degli 'asset rinnovabili' delle due società. L'ipotesi era stata accolta con diffidenza da alcune forze politiche autonomiste che compongono l'attuale maggioranza regionale in Valle d'Aosta.

Secondo i sindaci Luca Vecchi (Reggio Emilia), Marco Bucci (Genova) e Chiara Appendino (Torino), componenti del Comitato di sindacato del patto parasociale tra i soci pubblici della multiutilty Iren, esiste "una significativa potenzialità di sviluppo di sinergie territoriali della Macro Area tra le Regioni Liguria, Piemonte, Emilia Occidentale e Valle d'Aosta, che può essere alimentata ed espressa appieno solo attraverso meccanismi positivi di collaborazione, anche industriale, con evidenti ricadute sul piano dello Sviluppo economico e occupazionale territoriale", scrivono nella richiesta di incontro inviata ai presidenti del Consiglio regionale della Valle d'Aosta Emily Rini e della Regione, Antonio Fosson.

"Le Multiutilities di significativa dimensione, ed in particolare oggi quelle quotate, - aggiungono Vecchi, Bucci e Appendino - in ragione anche della complessità dei mercati di riferimento, rappresentano, per i territori su cui insistono, uno strumento di politica territoriale significativa a disposizione delle Amministrazioni, pur nel pieno rispetto dell'autonomia e di gestione delle aziende stesse".

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