Valle d'Aosta

Casinò, 12 novembre emissione Sfp

Lo ha annunciato il presidente della Regione, Antonio Fosson

Redazione Ansa

"In merito alla Casa da gioco di Saint-Vincent, anticipo che il 12 novembre verrà emesso e sottoscritto lo strumento finanziario previsto dalla legge regionale 8/2019. Sarà così compiuto l'iter finalizzato alla conversione del credito in apporto patrimoniale come previsto e sollecitato dal Tribunale". Lo ha detto il presidente della Regione, Antonio Fosson, in merito all'operazione che prevede la trasformazione del debito di 48 milioni di euro del Casinò de la Vallée in uno strumento finanziario partecipativo (Sfp) a beneficio della Regione Valle d'Aosta.

 Rispondendo a due interrogazioni a risposta immediata sulle modalità ed effetti dello Strumento finanziario partecipativo del Casinò, presentate dai gruppi Mouv' e Lega Vda, il presidente Fosson ha detto: "Non è necessario modificare la legge regionale, perché questa regola già gli adempimenti necessari all'emissione e alla sottoscrizione dell'Sfp in modo chiaro ed esaustivo. La conversione in apporto patrimoniale del credito, come scritto dal Tribunale, deve concludersi entro 60 giorni dalla data di omologazione, perché siano rispettate le previsioni della legge fallimentare che, in costanza di procedimento di concordato preventivo e di omologazione, sospende gli obblighi di ricapitalizzazione delle società in crisi. Sotto questo profilo, la legge 8/2019 distingue il titolare dello strumento finanziario partecipativo, la Regione, dal sottoscrittore per delega dello stesso, vale a dire Finaosta, essendo la Regione la titolare del credito nei confronti di Casinò de la Vallée, derivante dai contratti di mutuo a suo tempo stipulati per il tramite di Finaosta, secondo lo schema civilistico del mandato senza rappresentanza, in favore della società oggi in concordato".
«Il certificato già emesso da Casinò de la Vallée Spa - ha aggiunto Fosson - in attuazione della citata legge regionale, sarà quindi offerto in sottoscrizione dall'Amministratore unico di Casinò; il Presidente di Finaosta dichiarerà di sottoscrivere formalmente lo strumento, in nome e per conto della Regione, sempre in conformità alla legge regionale e al mandato ricevuto, a fronte dell'apporto dei crediti residui derivanti dai contratti stipulati per il tramite di Finaosta per il finanziamento dei piani di investimento per la ristrutturazione della Casa da gioco e dell'Hotel Billia. Il Tribunale stesso scrive che questo percorso consente di ritenere superata questa difficile situazione contabile. Politicamente, voglio sottolineare quindi come questa legge sia stata importantissima nel consentire l'omologa del concordato".
Roberto Cognetta (Mouv') ha replicato al Presidente dichiarando: «Valuterò se presentare un esposto, perché non ha risposto alla mia domanda. Il Governo non sta rispettando la legge: chiedo di avere il dettaglio della documentazione, ma siamo certi che il discorso non si concluda qui". Stefano Aggravi (Lega Vda) ha chiesto di avere la documentazione di dettaglio "perché anche in questo caso il Presidente non ha risposto: dire che l'omologa è stata possibile grazie a questa legge è una difesa disperata della sua posizione, Presidente; il 16 dicembre dovrà comunque votare quel bilancio, e da qui a quella data speriamo che sia possibile avere piena chiarezza su quanto chiesto".
   

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