Valle d'Aosta

Cc, Geenna? Nuova sensibilità inquirenti

'Non più necessario reato fine, basta esistenza sodalizio'

Redazione Ansa

C'è un cambio della "sensibilità degli organi inquirenti" all'origine del successo investigativo dell'operazione Geenna su presunte infiltrazioni della 'ndrangheta in Valle d'Aosta. Lo ha spiegato il comandante del Gruppo carabinieri Aosta, il colonnello Emanuele Caminada, durante la conferenza stampa convocata in vista della cerimonia del 205/o anniversario di fondazione dell'Arma.

Già alla fine degli anni novanta i carabinieri, con l'indagine Lenzuolo, parlavano di "chiaramente di rappresentanti locali" ma non avevano "trovato il reato fine, perché a quei tempi bisognava trovare effettivamente l'estorsione, il danneggiamento finalizzato all'esistenza di quel sodalizio".

Nel corso degli anni questo ostacolo è stato superato perché "è cambiata la sensibilità degli organi inquirenti", c'è una "giurisprudenza consolidata che non si limita più soltanto al reato fine ma condanna anche il semplice sodalizio nel momento in cui ha dei presupposti ben determinati".

Anche per l'inchiesta Minotauro sulla 'ndrangheta in Piemonte, ha ricordato Caminada, "all'inizio qualcuno leggeva queste intercettazioni e queste riunioni tra persone anziane come degli amici del bar che passano il tempo ricordando vecchie storie, e quindi quasi in maniera nostalgica".

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