Valle d'Aosta

Abuso edilizio, riapre bar Rocce Nere

A Cervinia, per non licenziare 25 lavoratori. Ma resta sequestro

Redazione Ansa

Il gip del tribunale di Aosta Giuseppe Colazingari ha disposto la riapertura del bar Rocce Nere, sulle piste da sci di Cervinia, della Cervino spa. Resta il provvedimento di sequestro preventivo per abuso edilizio - che l'11 aprile ha portato alla chiusura - ma l'attività commerciale può riaprire da sabato 13 aprile. L'istanza è stata presentata dagli avvocati Jacques Fosson e Davide Sciulli, che assistono il gestore, Ivan Voyat, che è anche amministratore unico della ditta appaltatrice, la Edilvi costruzioni srl.

La procura aveva dato parere negativo al dissequestro, concedendo il via libera alla riapertura ai fini del mantenimento dei posti di lavoro (25 dipendenti). Nel locale, la cui chiusura per la fine della stagione invernale è prevista a metà maggio, vi è merce deperibile per migliaia di euro. Inoltre è passato diverso tempo tra la richiesta di sequestro - avanzata dal pm Luca Ceccanti quando il locale era in costruzione - e il decreto del gip, giunto mesi dopo la fine dei lavori e l'apertura al pubblico.

Nell'ambito dell'inchiesta sulla corruzione in appalti pubblici che ha per epicentro il comune di Valtournenche, per concorso in abuso edilizio sono indagati Fabio Chiavazza (48) di Challand-Saint-Victor, ex capo dell'ufficio tecnico di Valtournenche, Federico Maquignaz (52) di Valtournenche, presidente e ad di Cervino spa, committente, Marco Zavattaro (48), architetto di Quart, direttore dei lavori, Enrico Giovanni Vigna (64) di Quincinetto (Torino), amministratore unico della ditta appaltatrice Ivies spa, Ivan Voyat (52) di Gressan, amministratore unico della ditta Edilvi costruzione srl, esecutore dei lavori e subappaltatore, Luca Frutaz (44) di Saint-Pierre amministratore della Chenevier spa, subappaltore. Per concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio sono indagati Chiavazza e Maquignaz.
   

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