Valle d'Aosta

Inchiesta pm Aosta: assolto ex procuratore Longarini

Nel 2017 era finito ai domiciliari, il pm aveva chiesto tre anni

Giustizia: Aosta, l'ex pm Pasquale Longarini

Redazione Ansa

L'ex procuratore di Aosta, Pasquale Longarini, ora giudice civile a Imperia, è stato assolto dalle accuse di induzione indebita, rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento nell'ambito di una indagine per la quale il 30 gennaio 2017 era finito ai domiciliari. Lo ha deciso il gup di Milano Guido Salvini al termine del processo con rito abbreviato a carico anche di altre due persone, l'imprenditore Gerardo Cuomo e l'albergatore Sergio Barathier, entrambe assolte. Respinta la richiesta a 3 anni di carcere avanzata dal pm Giovanni Polizzi.

Subito dopo la lettura del dispositivo lo stesso Longarini è uscito dalla stanza del giudice Salvini e alzando lo braccia in segno di vittoria, ha gridato "assolto!". Poi l'abbraccio con un uomo che, assieme a parenti ed amici, attendeva il verdetto nell'atrio del settimo piano del Palagiustizia milanese e che ha gridato: "Sì, Dio c'è!". Una donna, rivolgendosi ai cronisti presenti, ha detto ad alta voce: "Siamo stati coperti di fango per tre anni, è una vergogna". Riguardo alla formula assolutoria uno dei difensori, l'avvocato Gilberto Lozzi, ha spiegato: "E' come se in un processo per omicidio si venisse a scoprire che la vittima è morta per cause naturali". Anche se le motivazioni saranno pronte in 90 giorni, pare di capire che per il gup Salvini non solo non sarebbero stati provati i vantaggi derivati dal reato di induzione indebita, ma che i fatti contestati, in particolare all'ex pm, vadano inquadrati, come era stato scritto dagli investigatori in una relazione iniziale, come un comportamento più che altro superficiale o inopportuno. 

"Riabilitato nome magistrato" - "Siamo molto felici perché, dopo anni di agonia, è stato riabilitato il nome di Pasquale Longarini". E' il commento dell'avvocato Anna Vittoria Chiusano, uno dei difensori dell'ex procuratore di Aosta assolto "perché il fatto non sussiste".

Fortuna, contento per assoluzione - "Umanamente e professionalmente sono contentissimo dell'assoluzione di Pasquale Longarini. In Italia vige il principio di non colpevolezza fino a prova contraria, e adesso, in primo grado, è stata riconosciuta la sua innocenza". Lo ha detto, interpellato dall'ANSA, il procuratore capo di Aosta, Paolo Fortuna, in merito all'assoluzione dell'ex reggente Pasquale Longarini. Longarini prima di essere arrestato, nel gennaio 2017, era tra i candidati a guidare la procura aostana.
   

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