Valle d'Aosta

Chiesto fallimento casinò Saint-Vincent

Istanza motivata da "crisi irreversibile"

Redazione Ansa

La procura di Aosta ha chiesto il fallimento del Casino' di S.Vincent. L'istanza è motivata - secondo la magistratura - dalla grave insolvenza, dalla situazione debitoria, dalle linee di credito sostanzialmente chiuse e quindi da una crisi irreversibile. L'istanza di concordato avanzata nei giorni scorsi dal neo amministratore unico, Filippo Rolando, impedisce al momento al tribunale di pronunciarsi sull'istanza di fallimento ma non il deposito della stessa richiesta da parte della procura. L'istanza e' stata depositata dal pm Luca Ceccanti, all'esito degli accertamenti della guardia di finanza, scattati dopo la relazione sulla situazione finanziaria della casa da gioco depositata dal cda dimissionario alla fine di ottobre.

Aggravi, è stato fulmine a ciel sereno - "E' stato un fulmine a ciel sereno. Spiace che sia arrivato adesso che le cose stavano cominciando ad andare bene, le interlocuzioni con le banche procedevano bene per uscire da questa situazione di crisi. Anche oggi avevamo ricevuto risposte positive". Così l'assessore regionale alle finanze della Regione Valle d'Aosta, Stefano Aggravi, commenta la richiesta di fallimento per il casinò di Saint-Vincent avanzata dalla procura di Aosta. "E' un elemento che non ci voleva - aggiunge - per l'immagine della casa da gioco e per il processo che stavamo portando avanti. Ora bisogna capire cosa dirà domani il giudice fallimentare a cui abbiamo inoltrato la richiesta di concordato preventivo".

Emorragia denaro, 3,6 mln a consulenti - Nonostante la crisi attraversata dal Casinò di Saint-Vincent, nel biennio 2017-2018 - secondo la procura di Aosta - si è verificata una vera e propria emorragia di denaro. Si tratta di 3 milioni 593 mila 226 euro destinati a consulenti, società e professionisti esterni per incarichi che - sempre secondo la magistratura inquirente - avrebbero potuto essere svolti dai numerosi dipendenti della casa da gioco. Della cifra complessiva, 2 milioni e 60 mila euro sono stati destinati alla De Vere concept srl, che si occupa di co-marketing e tornei di poker. Secondo la procura, sul piano patrimoniale l'attivo non è in grado di coprire le passività, considerato lo sbilancio di circa 11 milioni di euro esistente. Sul piano economico le prospettive non consentono di prevedere per il futuro il superamento della crisi né il raggiungimento di un equilibrio. Infine, su quello finanziario, la società, visto lo stato di insolvenza, non potrà far fronte ai pagamenti nei tempi e nei modi previsti.

Procura, inammissibile procedura concordato - Non è ammissibile secondo la procura di Aosta la richiesta di concordato 'in bianco' depositata il 31 ottobre scorso dal neo amministratore unico della Casinò de la Vallée spa, Filippo Rolando, convocato domani in tribunale proprio per "chiarimenti" sulla documentazione fornita. La domanda di concordato - sottolinea la magistratura inquirente nella richiesta di fallimento - deve contenere i bilanci relativi agli ultimi tre esercizi ma quello relativo all'anno 2017 non è ancora stato approvato. In base alla normativa attuale - per la procura - il tribunale di Aosta dovrà pronunciarsi sull'istanza di fallimento depositata oggi qualora la domanda di concordato in bianco fosse dichiarata inammissibile o qualora la procedura non andasse a buon fine.

 

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