Valle d'Aosta

Cantamessa, quotazione Cva in stand-by

"Se si decide, potrebbe scattare anche da autunno-primavera"

Redazione Ansa

"Il processo di quotazione in borsa di Cva è in stand-by. E' come se fosse stato messo nel freezer, è pronto ad essere tirato fuori e ripreso, ma le decisioni devono essere rapide. La conservazione non è eterna. Se si decidesse di quotare Cva in borsa, il processo potrebbe arrivare a conclusione anche tra l'autunno e la primavera prossimi". Lo ha detto Marco Cantamessa, presidente della Compagnia valdostana delle acque, durante un incontro con la quarta commissione della Regione Valle d'Aosta.
    "Quella della quotazione - ha aggiunto - è una decisione importante, quasi come quella di 20 anni di rilevare gli impianti Enel. L'iter della quotazione in borsa non nasce oggi.
    Le motivazioni sono sempre valide. Non quotandoci, a medio-lungo termine vediamo dei rischi per continuare a essere una società redditizia come siamo oggi". Come ha ricordato Cantamessa, la Cva possiede 32 centrali idroelettriche, otto impianti eolici e quattro impianti fotovoltaici. Produce 3 miliardi di kilowatt l'ora.

De Girolamo, senza quotazione è come F1 con freno a mano tirato - "Senza la quotazione in borsa per Cva è come partecipare ad una gara di Formula 1 con il freno a mano tirato. La decisione ora spetta all'azionista, ci vuole una delibera del Consiglio Valle, non sono possibili fughe in avanti come da qualcuno ipotizzato". Lo ha detto Enrico De Girolamo, amministratore delegato di Cva, intervenendo ad una riunione della quarta commissione della Regione Valle d'Aosta per proseguire gli approfondimenti in merito alla quotazione in borsa della Compagnia valdostana delle acque. "Oggi Cva sta bene con prospettive di crescita - ha aggiunto il presidente Marco Cantamessa - ma senza la quotazione si va verso un futuro non più rosa ma grigio. La quotazione è assolutamente interessante e da affrontare". 
   

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